Pluribus: 5 serie da vedere se avete amato lo show di Vince Gilligan

Un caleidoscopio di serie che esplorano identità, coscienza, solitudine e controllo: dal labirinto mentale di Black Mirror alle distorsioni della realtà in Westworld.

Una scena di Pluribus

Il mondo è più bello perché non è vario... oppure è così che va in avaria? Questa è la premessa di Pluribus. Quando il noi vince sull'io, quando la tristezza non è concessa, quando restare sé stessi, è fantascienza, è così che un racconto televisivo inizia a scalfire le ossa dell'immaginario collettivo, come ha fatto l'opera di Vince Gilligan, che intreccia distopia, satira filosofica e dramma esistenziale. Un lavoro immenso, magnifico e terribilmente eloquente, che dopo la trasmissione, fa sorgere il desiderio di esplorare universi narrativi affini, mondi che si specchiano nella stessa inquietudine, nello stesso sforzo di indagare la natura dell'individuo contro l'alveare delle convenzioni.

Plutibus Rhea Seehorn Attice
Pluribus: Rhea Seehorn in una scena della serie Apple

In Pluribus un "genoma alieno" ha trasformato l'umanità in una grande, unica mente felice, lasciando pochi individui immuni a interrogarsi sul senso della libertà. Questa tensione tra isolamento e connessione, tra dissoluzione del sé e urgenza di resistere, richiama alla mente altre storie televisive capaci di sondare l'identità, la memoria e la percezione del reale. Più che suggerire cinque "repliche", queste serie offrono altre prospettive, alternative narrative con cui confrontare l'esperienza di Pluribus, dialoghi inconsueti tra idee affini, echi di domande universali che sanno rispondere al vero significato di essere uno, nessuno e centomila.

1. Black Mirror

Black Mirror non è una serie convenzionale: è uno specchio riflesso sulle ombre della tecnologia e le sue ricadute sull'essere umano. Ogni episodio è una parabola acuminata, un taglio netto nella carne sulle possibilità digitali, dove l'Io e il collettivo si contaminano e si oppongono in modi spesso inquietanti.

Black Mirro: Bryce Dallas Howard in un episodio della terza stagione della serie
Black Mirror: Bryce Dallas Howard in una scena

L'eco di Pluribus si sente nelle puntate dove la volontà individuale viene sopraffatta da sistemi più grandi - per esempio in "White Christmas" o "Fifteen Million Merits", dove le proiezioni della nostra società connessa diventano prigioni psicologiche tanto sottili quanto pervasive.

La struttura antologica di Black Mirror permette di osservare diverse declinazioni del conflitto tra singolo e collettivo, scienza e desiderio, realtà e simulazione: un territorio che si intreccia con quello di Pluribus, pur muovendosi con libertà formale e intensità tematica. Black Mirror è disponibile su Netflix in Italia.

2. Westworld

Se Pluribus chiede allo spettatore di riflettere sul valore dell'individualità quando essa è minacciata dall'omologazione collettiva, Westworld pone una domanda affine in un contesto diverso: cosa succede quando esseri artificiali, inizialmente programmati per soddisfare i desideri umani, acquisiscono autocoscienza? Ambientata in un parco a tema futuristico popolato da androidi che replicano il Vecchio West, la serie di Jonathan Nolan e Lisa Joy fonde corpo e simulazione, memoria e autoinganno.

Westworld: Ed Harris minaccia un uomo su una collina
Westworld: una scena

La narrazione di Westworld esplora come l'identità possa esser costruita, smontata e ricostruita, un percorso non dissimile da quello che Pluribus suggerisce tramite il ribaltamento della coscienza umana. I personaggi di Westworld, alla ricerca del libero arbitrio contro codici genetici e direttive programmate, emergono come spunti narrativi di chi, come Carol in Pluribus, si trova a confrontarsi con l'ordine imposto da un sistema più potente. La serie è stata trasmessa in Italia su Sky Atlantic ed è disponibile su NOW TV.

3. The Last Man on Earth

In apparenza The Last Man on Earth potrebbe sembrare distante dal tono filosofico e riflessivo di Pluribus, ma il suo nucleo emotivo risuona con profondità analoghe: che cosa significa essere soli in un mondo dove le connessioni umane vengono meno? La serie segue Phil Miller, apparentemente l'ultimo umano sopravvissuto dopo una pandemia globale, in un viaggio che è tanto comico quanto malinconico attraverso l'assenza di comunità, la costruzione di rapporti e l'adattamento psicologico all'isolamento.

Last Man on Earth: il poster della serie
Last Man on Earth: il poster della serie

Pur avendo un registro più leggero rispetto a Pluribus, The Last Man on Earth offre una meditazione sull'essere unico e irripetibile in un paesaggio sociale raso al suolo, una solitudine esistenziale che si collega alla situazione di Carol e degli altri immuni nella serie di Gilligan. La serie è accessibile su Disney+ in Italia.

4. Lost

Lost è un monolite narrativo: un enigma epico che intreccia sopravvivenza, mistero metafisico e ricerca di significato personale in un contesto apparentemente ostile e indecifrabile. Anche se l'arco narrativo corale differisce dall'esplorazione intimistica di Pluribus, la serie creata da J.J. Abrams, Damon Lindelof e Jeffrey Lieber è un esempio riuscito di come un gruppo di individui possa essere costretto a ridefinire se stesso di fronte a un mondo che sfida ogni certezza.

Terry O'Quinn in una scena dell'episodio 2x01 di Lost
Terry O'Quinn in una scena di Lost

In Lost, ogni personaggio porta un passato complesso e una serie di bugie interiori che vengono progressivamente svelate, mostrando come la coscienza collettiva di un gruppo, pur diverso da una mente alveare aliena, si costruisce attraverso conflitti, alleanze e rivelazioni. Questa dinamica di costruzione dell'identità in un contesto di forze invisibili, destino e casualità richiama il contrasto tra individualità e collettività che è al centro di Pluribus.

Lost è reperibile su Disney+.

5. Scissione

Infine, Scissione si pone come il fratello concettuale più diretto di Pluribus nel contesto contemporaneo dello streaming. Entrambe le serie indagano la tensione tra unità e frammentazione dell'Io: in Scissione la memoria stessa è divisa chirurgicamente, creando due versioni della stessa persona che vivono realtà parallele.

La serie di Dan Erickson affronta infatti la questione della coscienza come luogo di conflitto e compromesso, portando lo spettatore a chiedersi cosa significa essere veramente "sé stessi" quando i confini della memoria e dell'esperienza sono manipolati.

Scissione Poster
Locandina di Scissione

In Pluribus, l'identità viene minacciata non da una scissione interna, ma dalla sua perdita collettiva: ciò che unisce le due opere è la ricerca di equilibrio tra integrità personale e influenza esterna, strutturata in modo psicologico e narrativamente sofisticato. Scissione è disponibile sempre su Apple TV.

Breaking Bad, il creatore Vince Gilligan chiarisce che la sua nuova serie Pluribus è: "Fatta da umani" Breaking Bad, il creatore Vince Gilligan chiarisce che la sua nuova serie Pluribus è: 'Fatta da umani'

Le serie qui esplorate non replicano fedelmente Pluribus, ma risuonano con le sue corde più profonde: l'incertezza del senso di sé, l'irrequietezza di fronte all'ineluttabile e la tensione tra solitudine e connessione. In un panorama televisivo che cerca sempre nuove vie per esplorare l'umano, queste produzioni offrono dialoghi narrativi ricchi e sfaccettati, capaci di ampliare lo sguardo di chi ha trovato in Pluribus un'esperienza narrativa stimolante, perturbante e... dai plurimi significati.