Una strana coppia di spie
Agente sotto copertura ed assistente personale dell'ambasciatore americano in Francia, James Reece è scaltro, preciso ed elegante; è perfetto per gli incarichi delicati (dall'impiantare microfoni nascosti a scambiare le targhe degli autoveicoli) che gli vengono assegnati. Una vita completata ed arricchita dalla fidanzata Caroline, ma che a Reece non basta: lui vuole qualcosa di più ed aspira ad un incarico di maggior spessore e responsabilità, per fare il passo definitivo per diventare un agente vero e proprio. L'occasione non tarda ad arrivare e Reece viene incaricato di recuperare un agente americano bloccato dalla dogana francese per poi assisterlo in una importante operazione a Parigi.
Si tratta di Charlie Wax, personaggio sopra le righe, dall'aspetto, il comportamento e soprattutto i metodi poco ortodossi, accanto al quale James Reece è costretto a superare la rigidità del suo comportamento nel farsi largo tra trafficanti di droga e terroristi, per una missione che poco per volta lo vede sempre più coinvolto anche a livello personale.
Con From Paris with Love, Luc Besson torna a vestire i panni di autore e produttore, firmando il soggetto ed affidandosi nuovamente, dopo Io vi troverò di due anni fa, all'ex operatore (anche per suoi film, come Giovanna d'Arco) e direttore della fotografia Pierre Morel, che prossimamente troveremo dietro la macchina da presa di Dune. Al regista viene affidato un budget di tutto rispetto, di oltre 50 milioni di euro, ed un cast ben assortito e dal giusto appeal, che sa muoversi a proprio agio nei panni dei rispettivi personaggi.
Seguono questa distinzione le interpretazioni dei due attori, con un Jonathan Rhys Meyers misurato, affiancato nel ruolo di Caroline dalla brava, ed italiana d'adozione, Kasia Smutniak, ma soprattutto da un John Travolta in gran forma e gigione, più vicino, con le dovute proporzioni, al magnifico Vincent Vega di Pulp Fiction che ad altri ruoli piatti degli ultimi tempi; con il suo look fuori dagli schemi, con tanto di testa rasata, ed il linguaggio colorito, Wax è un personaggio che dal suo arrivo in scena diventa il fulcro di From Paris with Love, giustificandone ed assecondandone gli eccessi. Il richiamo del titolo al celebre Agente 007, dalla Russia con amore non deve infatti trarre in inganno: il film di Pierre Morel non ha nulla dei classici dello spionaggio, ma una trama lineare che, pur con un paio di twist, si limita a fungere da binario per il divertimento da montagne russe che mette in scena. From Paris with Love, è infatti un film di puro intrattenimento, ricco di situazioni al limite e povero di spunti di riflessione, da guardare scollegando il cervello per poter essere apprezzato. Non c'è molto di innovativo o che non sia stato visto in precedenza negli elaborati scontri a fuoco messi in scena da Morel, o nel lungo inseguimento in auto che anticipa i momenti di tensione finali, ma la mancanza di originalità non sottrae divertimento allo spettatore, che può lasciarsene coinvolgere ed appassionare.
Visto con il giusto spirito, infatti, lasciandosi trascinare dal ritmo ed abbandonandosi all'adrenalina, ci si può divertire per le scene d'azione articolate, o per i modi di Wax, per il suo contrasto con il collega e la colorita interpretazione di Travolta, ma From Paris with Love resta il classico film piacevolmente dimenticabile al termine della visione.
Movieplayer.it
2.0/5