A differenza di molti colleghi, Zack Snyder non sembra particolarmente offeso dalle critiche di Martin Scorsese ai cinecomic che, per il maestro, non sarebbero cinema. Anzi, a dirla tutta, non si sente proprio toccato dall'invettiva.
"Martin Scorsese è un genio. Se sei davvero bravo in un settore, hai tutto il diritto di criticarlo" spiega Snyder al Guardian. "Le sue parole non diminuiscono il mio rispetto per lui. Sono certo che non si stesse riferendo ai miei film. [Ride] Potrebbe averlo fatto, ma mi piace pensare che non sia così, parlava degli altri film."
Martin Scorsese ha criticato pesantemente il genere dei cinecomic, in particolare i film Marvel, paragonandoli a parchi di divertimenti piuttosto che al vero cinema e sostenendo che oggi ne siamo invasi. Le sue parole hanno sollevato una levata di scudi in difesa del genere e spaccando in due l'industria tra sostenitori e detrattori delle opinioni di Scorsese.
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Dopo che le sue provocazioni hanno sollevato una polemica durata mesi, Martin Scorsese ha firmato un editoriale per il New York Times in cui ha spiegato di essere cresciuto in un'epoca differente e di avere un diverso concetto di creazione artistica:
"Per me, per i registi che amo e rispetto, per i miei amici che hanno iniziato a fare cinema nel mio stesso periodo, il cinema aveva a che fare con la rivelazione - estetica, emotiva e spirituale. Parlava dei personaggi - della complessità delle persone, del loro nature contraddittorie e a volte paradossali, del modo in cui possono ferirsi a vicenda e amarsi o confrontarsi con se stesse".
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