Finalmente stanno arrivando. Il 22 maggio i mutanti di X-Men: Giorni di un futuro passato irromperanno nelle sale italiane. In questi giorni le anticipazioni sul web impazzano. Il film, attesissimo, vedrà il ritorno di Bryan Singer dietro la macchina da presa e un cast da urlo che riunirà X-Men vecchi e nuovi in una lotta all'ultimo sangue per la sopravvivenza. Al centro del plot torna Wolverine (Hugh Jackman), che viene inviato indietro nel tempo nel 1973 per aiutare Professor X (James McAvoy), Magneto (Michael Fassbender) e gli altri sfuggire alle Sentinelle, robot giganti programmati per eliminare i mutanti.
Per celebrare degnamente l'attesa release oggi Movieplayer.it vi offre un focus esclusivo su uno dei mutanti meno noti: si tratta di Bishop, in italiano Alfiere. Lucas Bishop, mutante australiano, è apparso per la prima volta in The Uncanny X-Men (Vol. 1) n. 282 del novembre 1991. Lucas proviene dal 21° secolo di un futuro alternativo in cui le Sentinelle, robot programmati per dare la caccia ai mutanti, si sono impossessate del Nord America. Il mutante è dotato di enorme forza fisica, resistenza, agilità e capacità di rigenerazione, inoltre è in grado di assorbire e manipolare svariati tipi di energia. Esperto nel corpo a corpo, ha difficoltà ad assorbire i colpi fisici e le coltellate a causa della sua inesperienza, ma compensa con una grande intelligenza tattica. Il suo segno distintivo è una M sul volto, marchio impresso sul suo sopracciglio destro per identificare la sua natura di mutante. A interpretare il personaggio è l'attore francese Omar Sy, rivelazione emersa grazie alla commedia Quasi amici.