Woody Allen e il suo prossimo film: "Una delle migliori idee che abbia amai avuto ma ho problemi con i soldi"

Woody Allen è un regista che, a dispetto dei decenni, continua a scrivere sceneggiature come se il tempo non avesse potere sulla sua creatività. Ma il cinema, lo sappiamo, non è solo immaginazione: senza capitali un film resta lettera morta.

Un ritratto di Woody Allen

Woody Allen confessa di avere "problemi con i finanziamenti" per il suo prossimo film. A 90 anni, il regista non vuole compromessi: o i produttori accettano la sua visione, o il progetto resterà fermo, sospeso tra sogno e realtà.

Woody Allen e l'ultimo film possibile

Woody Allen non ha mai nascosto di avere ancora "un'idea tra le migliori che abbia mai avuto" pronta per diventare film. Eppure, il nodo che lo blocca è sempre lo stesso: il denaro.

Il Prestanome
Il prestanome: Woody Allen in una scena...

In una recente intervista concessa a El País, il regista ha ammesso di avere "problemi con i finanziamenti", lasciando intendere che i progetti annunciati in passato - tra cui una possibile lavorazione in Italia - si siano arenati. Le produzioni, infatti, chiedono dettagli: vogliono sapere la trama e quali star interpreteranno i ruoli principali. Condizioni che Allen rifiuta categoricamente, convinto che la libertà artistica non debba sottostare a diktat economici o di casting.

"Per ora, scrivo," ha dichiarato in un'altra conversazione con El Mundo. "E quando potrò finanziare un film alle mie condizioni, girerò. Ma i patti li stabilisco io. Devono credere nella mia visione, e se lo fanno il film esisterà. Escludo chiunque interferisca nel mio lavoro portando richieste su chi debba recitare o su come debba essere rappresentato. Se questo accade, allora non ci sarà alcun film."

Il viagra, le feste e Carlà: Woody Allen si confessa a Vanity Fair Il viagra, le feste e Carlà: Woody Allen si confessa a Vanity Fair

Una posizione inflessibile, quasi ostinata, che lo isola ulteriormente da Hollywood, dove è ormai considerato persona non grata, e che rischia di incrinare anche i rapporti con l'Europa, che aveva sostenuto le sue ultime opere.

Un maestro sospeso tra passato e futuro

Nonostante le difficoltà, Allen resta un autore che ha dimostrato di non aver perso la sua precisione narrativa. Il suo cinquantesimo film, "Coup de Chance", presentato alla Mostra di Venezia due anni fa, è stato accolto con le migliori recensioni dell'ultimo decennio.

Woody Allen, autore di Manhattan e Vicky Cristina Barcelona
Un ritratto di Woody Allen

Girato in francese e ambientato a Parigi, ha confermato che, anche a novant'anni, Allen può ancora firmare un'opera elegante, strutturata con la sua consueta ironia venata di fatalismo. Un risultato che sembrava ricordare ai critici come il suo cinema, pur segnato da scandali e rifiuti, non sia affatto esaurito.

Nel frattempo, il regista newyorkese non è rimasto inattivo: ha debuttato a teatro a Budapest con Brooklyn Tale, una pièce che intreccia gangster, mogli e quadri rubati, e ha pubblicato il suo primo romanzo, What's With Baum?, accolto con recensioni calorose. È un Allen che, pur ostacolato dai meccanismi produttivi, non smette di cercare nuove forme di espressione.

Se il futuro cinematografico resta in bilico, ciò che emerge è la sua tenacia: la volontà di creare alle proprie condizioni, senza concessioni a un sistema che pretende di piegare la visione dell'artista.