Oreste Lionello è stato il doppiatore italiano di Woody Allen per più di 40 anni, da quel Ciao Pussycat del 1965, esordio assoluto del regista americano sul grande schermo come interprete e sceneggiatore, fino a Scoop del 2006.
Scomparso nel 2009, Oreste Lionello è stato sostituito nel gravoso compito di prestare la voce a Woody Allen, nelle sempre più rare apparizioni come interprete su grande e piccolo schermo, da un altro attore amatissimo, Leo Gullotta.
Ospite di Fabio Fazio a Che tempo che fa, però, Allen ha voluto ricordare il suo storico doppiatore, usando nei suoi riguardi parole piene di riconoscenza.
"Oreste Lionello, colui che è stato la mia voce nei film italiani, che mi ha doppiato, era un attore meraviglioso, davvero, mi ha fatto sembrare meglio di quanto io sia".
Woody Allen è andato addirittura oltre, attribuendo molta della sua enorme fortuna presso il pubblico italiano proprio alle capacità di Lionello: "In effetti tutti mi chiedevano 'ma come mai i tuoi film vanno così bene in certi Paesi a volte ancora meglio che negli Stati Uniti?' è perché probabilmente hanno guadagnato grazie alla traduzione. Nella maggior parte dei casi, qualcosa va perso, ma non in questo caso. In Italia, visto che ne parliamo, Oreste Lionello mi ha fatto diventare un eroe. Mi ha reso divertente, mi ha reso un migliore attore. Gli sono molto grato".
Curiosità: in Rifkin's Festival, l'ultimo film di Allen, nelle sale italiane proprio in questi giorni, a doppiare una dei protagonisti, Gina Gershon, è Cristiana Lionello, figlia di Oreste.