Woody Allen: "Dovrei essere il testimonial del movimento #MeToo"

Il regista, in una recente intervista, ha parlato delle accuse che gli sono state rivolte e di come affronta la complicata situazione.

Woody Allen e Scarlett Johanssona Cannes per presentare Match Point
Woody Allen e Scarlett Johanssona Cannes per presentare Match Point

Woody Allen, intervistato dalla tv argentina, ha rivelato di essere a favore del movimento #MeToo, commentando inoltre le accuse che gli sono state rivolte negli ultimi anni.
Il regista ha spiegato: "Sono un grande sostenitore del movimento. Penso che quando si individuano delle persone che molestano degli uomini e delle donne innocenti sia una cosa buona denunciarli pubblicamente. Sapete, dovrei essere il testimonial di #MeToo perché ho lavorato nell'industria cinematografica da oltre 50 anni. Ho lavorato con centinaia di attrici e nemmeno una di loro - che siano famose, conosciute o agli esordi - hanno mai sostenuto che abbia avuto dei comportamenti in qualche modo inappropriati. Ho sempre avuto delle splendide esperienze con loro".

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Allen ha inoltre aggiunto che è un po' infastidito dall'essere associato a persone come Harvey Weinstein, accusato da moltissime donne: "Penso che ogni situazione in cui qualcuno venga accusato ingiustamente sia triste. Penso che tutto possiamo essere d'accordo su questo... tutti vogliono che venga fatta giustizia. Se c'è qualcosa come il movimento #MeToo si fa il tifo per loro, si vuole che ottengano giustizia contro questi terribili molestatori, queste persone che fanno queste cose terribili. Ed è positivo. Quello che mi infastidisce è essere paragonato a loro. Persone che sono state accusate di aver compiuto innumerevoli abusi da 20 donne, 50 donne, 100 donne, mentre io sono stato accusato solo da una donna durante un caso per ottenere la custodia di un minore ed è qualcosa su cui si è indagato, dimostrando che non c'era niente di vero".

Allen ha ribadito di non aver mai molestato sua figlia Dylan Farrow, sottolineando: "E' semplicemente folle. E' qualcosa su cui le autorità hanno indagato 25 anni fa e tutti erano giunti alla conclusione che non ci fosse niente di vero. Ed è tutto terminato lì, sono andato avanti con la mia vita. Far riemergere ora quelle accuse rappresenta qualcosa di terribile. Sono un uomo con una famiglia e dei figli, quindi ovviamente è sconvolgente".