Christopher Abbott ha partecipato al Toronto International Film Festival per presentare il suo ultimo film, Bring Them Down ma ha dedicato qualche parola anche al remake di Wolf Man di Leigh Whannell, che porterà il suo caratteristico stile nella reinterpretazione del mostro.
Scelto come protagonista del film, Abbott ha condiviso il proprio entusiasmo per il film, soffermandosi sulle tecniche tradizionali utilizzate per la lavorazione. Una nuova versione di un franchise storico che si avvale di diversi mezzi artigianali.
L'uomo lupo
"Abbiamo usato molte protesi, molto tempo passato sulla sedia del trucco prostetico. Lo abbiamo fatto in stile vecchia scuola, cosa che apprezzo molto" ha spiegato l'attore, che ha elogiato Arjen Tuiten, il designer che si è occupato della creazione del licantropo.
"Penso che abbia realizzato una creatura spaventosa, bella ma dall'aspetto tragico. Sono davvero entusiasta che la gente possa vedere quel lavoro" ha proseguito. Wolf Man non sarà un classico horror ma un film ricco di sfumature, dal divertimento alla tragedia.
Christopher Abbott ha elogiato anche il talento del regista Leigh Whannell:"Ha molti assi nella manica, soprattutto dal punto di vista visivo". Leigh Whannell è famoso per aver creato le saghe di Saw e Insidious insieme ad un altro simbolo del cinema horror contemporaneo, James Wan.
La sceneggiatura di Wolf Man è opera di Lauren Schuker Blu, Rebecca Angelo, Leigh Whannell e Corbett Tuck, con protagonisti Christopher Abbott e Julia Garner. Il film è una versione nuova del classico del cinema dell'orrore del 1941, targato Universal Pictures. L'ultimo film su Wolf Man risale al 2010, per la regia di Joe Johnston e Benicio del Toro, Anthony Hopkins, Emily Blunt e Hugo Weaving nel cast.
Wolf Man è parte dei numerosi mostri di Universal insieme a Dracula, il mostro di Frankenstein, la Mummia, l'Uomo Invisibile, il fantasma dell'Opera, il mostro della Laguna Nera e la moglie di Frankenstein.