Viola Davis fa chiarezza sulla foto della "sua" casa fatiscente su Instagram

L'attrice Viola Davis si è fatta avanti per chiarire il suo post su Instagam, dopo che sono emerse notizie secondo cui aveva comprato la casa come regalo di compleanno per se stessa.

Viola Davis cerca di fare più chiarezza in merito al post su Instagram riguardo all'acquisto della casa in cui è nata. L'attrice spiega che non possiede la casa, soltanto le sue origini.

In un post pubblicato il giorno del suo compleanno, Viola Davis, candidata al Premio Oscar nel 2008 come miglior attrice non protagonista grazie a Il dubbio, celebra se stessa e le sue origini, mostrando il luogo in cui è nata. Ma l'attrice ha dovuto chiarire le sue parole: infatti la casa fatiscente si trova in una ex piantagione nella Carolina del Sud, ma non è di sua proprietà.

Nel post lei scrive: "Quella sopra è la casa in cui sono nata l'11 agosto 1965. È il luogo di nascita della mia storia. Oggi al mio 55° anno di vita... posso dire che è mia... tutto mio" e cita una frase d'augurio Cherokee: "Che tu possa vivere abbastanza a lungo da sapere perché sei nato."

Presto, molti suoi fan hanno apprezzato il fatto che Viola sia stata in grado di chiudere il cerchio della sua storia, acquistando la piantagione, ma l'attrice si è fatta avanti per chiarire che queste teorie non sono vere. "Contrariamente a quello che circola sui siti internet... io non 'possiedo' quella casa, io 'possiedo' la mia STORIA!! Troppo astratto come messaggio, immagino" ha scritto.

Anni fa, Viola ha condiviso la storia di suo nonno, che lavorava come contadino nella piantagione, per questo la sua famiglia viveva lì.

"Sono tornata a visitare quella casa una volta, ma ancora non ero a conoscenza della storia" - ha raccontato Viola nel 2016 - "Penso di aver letto un racconto in merito a quella piantagione, in cui si diceva che lì vivevano gli schiavi, il che è stato orribile scoprirlo. Centosessanta acri di terra e mio nonno viveva lì, facendo il mezzadro. La maggior parte dei miei zii e cugini sono agricoltori. E la casa di mia nonna era una baracca. Ne ho una foto sul telefono perché penso che sia una bella immagine. Questa è la mia storia."