Vinta la Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile a Venezia 2022, Cate Blanchett è salita sul palco ribadendo quanto per lei sia stata una meravigliosa occasione lavorare con Todd Field e con l'attrice Nina Hoss che ha pubblicamente ringraziato nel suo discorso durante la premiazione. Che la star potesse vincere l'ambito premio si vociferava fin da stamattina quando è stata vista scendere al molo dell'Hotel Excelsior qui al Lido di Venezia raggiante in previsione della serata. Dopotutto non era per nulla inverosimile ipotizzare per lei questo riconoscimento, in quanto la sua interpretazione in Tàr è di sicuro rimasta impressa nella mente di molti per intensità e complessità: l'attrice, infatti, regge praticamente il film sulle proprie spalle: la sua Lydia Tàr è una donna forte e fragile allo stesso tempo, un personaggio in cui ambizione e fame di potere la portano a fare più di un passo falso.
Durante la conferenza dei premiati, Cate Blanchett ha sottolineato prima di tutto l'importanza della Mostra del cinema di Venezia: "Questo festival mi è caro per tanti motivi. È importante per il cinema, è un centro fondamentale e avere il rispetto della giuria, ricevere un premio da loro per me è importante. Todd Field è stato straordinario, a volte serve collaborare con qualcuno e sono felice di averlo incontrato, credo di essere stata cambiata da lui. Questo riconoscimento gli appartiene perché il personaggio, le sue idee pericolose, provengono tutte da lui."
L'attrice ha anche sottolineato l'importanza dei premi nel mondo del cinema: "Credo che i premi celebrino il cinema. Per quanto riguarda il cinema qui abbiamo mostrato così tanto, le idee sono grandi, le esperienze anche. Il grande schermo è un 'esperienza speciale e vorrei ci fosse per tutti il diritto di poterne godere, proprio per questo questi festival servono. Siamo tutti qui solo perché abbiamo la passione per il cinema."
Immancabile una riflessione sull'arte che non sempre è qualcosa di confortevole e rassicurante: "Credo che l'arte sia sempre in pericolo perché è una provocazione, molti artisti rimangono ai margini della società. È un rischio ma anche una provocazione verso di noi tutti. Vengo da una cultura in cui l'arte non esiste neppure, l'incubo è che salendo su un taxi qualcuno ti chieda cosa fai per vivere. Ogni film che mi da un'emozione pone domande che non sempre hanno risposte e proprio per questo non credo che nessuno di noi lavori solo per il successo."
Tàr, è un film ambientato nel mondo internazionale della musica classica, la cui protagonista, Lydia Tàr, è la prima donna a poter dirigere un'orchestra internazionale. La pellicola ci mostra la sua vita, i suoi successi e la sua fame di potere, elemento che la porterà a mettere in pericolo tutto ciò per cui ha lavorato e tutto ciò a cui tiene.