Toccata e fuga a Cannes per Valeria Golino, ospite in veste di regista per presentare la serie Sky L'arte della gioia. La Golino ha assicurato di non odiare gli uomini nonostante i delicati temi toccati dallo show presentato in anteprima mondiale alla 77ª edizione del Festival di Cannes a 100 anni esatti dalla nascita dell'autrice, la scrittrice Goliarda Sapienza.
L'arte della gioia racconta l'esistenza della giovane Modesta, vittima di abusi da parte del padre e salvata dalle suore, che affronta il mondo come una proto-femminista nella Sicilia di inizio '900. In un'intervista col Guardian, Valeria Golino ha ammesso di amare Modesta perché segue il libero arbitrio ed è alleggerita dal senso di colpa, tutto ciò la rende un mostro nella letteratura italiana. "Lei elude tutti gli archetipi. Non è una femme fatale, è pansessuale, non odia gli uomini" spiega. "Nemmeno io odio gli uomini, sono un'amante degli uomini."
Quando le viene chiesto se rivede un po' di se stessa in Modesta, giovane ribelle siciliana che sa prendersi cura di se stessa, Valeria Golino lei giura di no. Le manca il coraggio di Modesta, oltre alla sua capacità di volgere le situazioni a suo vantaggio. Se fosse Modesta non rimarrebbe bloccata fuori sotto la pioggia. "Se fossi Modesta sarei una principessa di Monte Carlo" aggiunge riflettendo poi sul suo rapporto con gli uomini e sul cambiamento di mentalità regalando un gustoso aneddoto sul suo passato:
"Quando avevo 19 anni mi innamorai di un regista italiano con cui stavo lavorando che aveva 43 anni. Abbiamo avuto una relazione per tre o quattro anni. Non voleva neanche, poveretto, sono stata io a rincorrerlo! Adesso sarebbe strano, uno scandalo. Allora andava bene."
Di cosa parla L'arte della gioia
Scritta da Valeria Golino, Luca Infascelli, Francesca Marciano, Valia Santella e Stefano Sardo, la serie racconta la drammatica vita di Modesta, nata in Sicilia il primo gennaio del 1900 da una famiglia povera. Fin dall'infanzia, animata da un insaziabile desiderio di conoscenza, di amore e di libertà, la ragazza dimostra uno spirito ribelle e rifiuta di piegarsi alle regole di una società oppressiva e patriarcale. Dopo un tragico incidente che la strappa alla sua famiglia, viene accolta in un convento e, grazie alla sua intelligenza e caparbietà, diventa la protetta della Madre Superiora.
Potete leggere la nostra recensione de L'Arte della Gioia, che sarà lanciata da Vision Distribution in tutte le sala cinematografiche italiane in due parti: la prima dal 30 maggio, la seconda dal 13 giugno.