Stasera su Rai2, a mezzanotte in punto, per la prima volta in chiaro, va in onda Up & Down - Un film normale, il docufilm di Paolo Ruffini e Francesco Pacini, premiato con il Nastro d'Argento per il sociale e con il Premio Kinéo alla Mostra del Cinema di Venezia.
Una pellicola che parla di normalità, di un gruppo di attori normali che compiono la normale impresa di mettere in piedi un grande spettacolo comico e portarlo nei più importanti teatri d'Italia. Il racconto di un'avventura che cerca di ripercorrere, nel modo più autentico possibile, tutto quanto c'è dietro lo spettacolo UP & Down il cui progetto nasce dalla collaborazione di Paolo Ruffini con la Compagnia Mayor Von Frinzius diretta da Lamberto Giannini. Dall'esperienza teatrale è nato questo documentario, diretto da Paolo Ruffini e Francesco Pacini, e prodotto da Non c'è Problema, Laser Film, Fenix Entertainment e Agnus Dei Production.
Un'opera del tutto priva di fiction, le cui riprese sono state realizzate durante il tour in giro per l'Italia, i viaggi, i backstage, i momenti rubati dietro le quinte e durante le prove, raccontati dalla voce narrante di Pino Insegno. I protagonisti del docufilm sono Federico Parlanti, Andrea Lo Schiavo, Erika Bonura, Giacomo Scarno, Simone Cavaleri e David Raspi, accompagnati in un viaggio lungo un anno intero dall'amico Paolo Ruffini. Super eroi "sbagliati" con il poter inconsapevole di compiere l'impossibile.
"Che cosa significa essere normali? Quali caratteristiche esattamente dovremmo avere per definirci così? - spiega Paolo Ruffini - Questo progetto è un'indagine sulla normalità, raccontata attraverso gli occhi incantati di attori straordinari. Per me non è stato soltanto un film, e so che non lo sarà nemmeno per lo spettatore. Esattamente come lo spettacolo che portiamo in teatro non si stratta di una rappresentazione a cui assistere ma di un'esperienza a cui partecipare, e in cui perdersi".
"Ognuno di questi ragazzi - conclude Ruffini - è lo specchio attraverso cui chi guarda, o meglio, chi sa guardare, può vedere sé stesso e la propria vita, la propria irreplicabile imperfezione, la propria magia e la propria capacità di essere unico e bellissimo".