Un pupazzo del film Trolls World Tour è stato ritirato dal commercio a causa di una caratteristica molto fraintendibile. Si tratta di un pupazzo della protagonista Poppy, che canta quando si schiaccia un bottone situato sulla sua pancia. È anche impostato per ridere quando lo si mette in posizione seduta, ma in quel caso il bottone si trova in mezzo alle gambe, il che ha portato a proteste e petizioni per la presunta connotazione pedofila della cosa.
La Hasbro ha quindi deciso di ritirare il prodotto da tutti i negozi, rilasciando al Providence Journal la seguente dichiarazione: "L'idea era che il pupazzo reagisse quando si siede, ma ci rendiamo conto che l'ubicazione del sensore possa essere vista come inadatta. Non era voluto, e siamo felici di fornire ai clienti un altro pupazzo di Poppy, di valore simile. Stiamo rimuovendo il prodotto dai punti vendita."
Trolls World Tour, la recensione: L'importanza dell'armonia
Questa non è la prima controversia legata a Trolls World Tour, uscito direttamente on demand ad aprile dopo la chiusura dei cinema in gran parte del mondo (ma in alcuni paesi è poi arrivato nelle sale quando hanno riaperto nelle ultime settimane).
La Universal ha commentato il grande successo dell'operazione affermando di voler esplorare l'opzione dell'uscita ibrida - sala e on demand in contemporanea - per altri film, il che ha fatto arrabbiare gli esercenti (già estromessi dalla decisione di far uscire il film in quel modo). In particolare, il gruppo AMC ha inizialmente annunciato di non voler più programmare film della Universal, mentre Regal ha commentato che non mostrerà lungometraggi che non rispettano le finestre classiche (90 giorni prima di uscire in home video e sulle piattaforme). Successivamente è stato raggiunto un accordo con la AMC: a scelta, a seconda del singolo titolo, la Universal potrà farlo uscire in digitale appena 17 giorni dopo il debutto al cinema.