Quanti di voi non vorrebbero adesso venire Travolti da un insolito destino nell'azzurro mare di agosto? Per questo vi facciamo rivivere le emozioni del film (possibilmente senza naufragi e schiaffoni) svelandovi tutte le location della Sardegna che hanno reso magico e indimenticabile la storia.
I paesaggi incontaminati della Sardegna hanno fatto da scenografia alla pellicola più rappresentativa della regista Lina Wertmüller, ovvero Travolti da un insolito destino nell'azzurro mare di agosto. Il film, da cui è poi stato tratto un remake con Madonna, è stato interamente girato nelle spiagge sarde, principalmente lungo la Costa orientale, in provincia di Nuoro. Scopriamo dunque quali sono le spiagge e località usate come location per Travolti da un insolito destino nell'azzurro mare di agosto.
Cala Gonone
Molte riprese sono avvenute a Cala Gonone, una spiaggia posizionata su una collina di Dorgali, in discesa verso il tumultuoso golfo di Orosei. Questa costa è spesso battuta da forti venti di maestrale, come il resto dell'isola, ma qui il vento non risulta costante e le forti folate irregolari, insieme all'aspetto roccioso delle coste di questa zona, la rendono una spiaggia particolarmente selvaggia, ricca di grotte e calette piene di misteri.
Cala Fuili
Ma tutto ebbe inizio in un'altra spiaggia, poco nota. La spiaggia su cui sbarcano i due naufraghi è Cala Fuili, che fa sempre parte del comune di Dorgali. Le sue acque cristalline sono diventate lo scenario perfetto per i due profughi, generando un primo e affascinante contrasto, tra la meraviglia dei paesaggi e le disavventure della coppia a bordo di un gommone in mare aperto.
Capo Comino
La celeberrima scena in cui Giancarlo Giannini e Mariangela Melato si rotolano su una sabbia bianchissima, è stata girata invece a Capo Comino, meravigliosa località del comune di Siniscola . Quel particolare momento sensuale viene ben incorniciato dalle sensuali dune di questa spiaggia, sempre nel golfo di Orosei. Qui, tra l'altro, Carunchio costruisce il suo rifugio e quasi in un dolce parallelismo tra i due mondi totalmente estremi come il suo e quello di Raffaella, anche Capo Comino è l'estremo orientale dell'isola.
Tra Bunei e l'Ogliastra
Nonostante nel film sembri che i naufraghi percorrano un'unica spiaggia, in realtà questi lidi sono distanti tra di loro parecchi chilometri. Altre importanti scene sono state girate tra Cala Luna e Cala Mariolu, nel comune di Bunei, mentre la scena finale della partenza dell'elicottero, è invece ambientata nel porto di Arbatax, in Ogliastra, sempre in provincia di Nuoro.
Spiaggia di Budelli
Una delle scene più belle (quella del sogno raccontato dalla protagonista al figlio), invece, vede la bellissima e incantata spiaggia rosa di Budelli, al largo della costa Smeralda. Questa zona è più a nord-est rispetto alle altre, infatti si trova nella provincia di Sassari. Questa spiaggia rientra nel parco nazionale Arcipelago di La Maddalena, e dal 1994 (anno di istituzione del parco) sono vietati l'accesso, il transito, la sosta e la balneazione.
La regista Wertmuller non solo è stata una delle prime che ha saputo cogliere le meraviglie della Sardegna, ma il successo del film ha inoltre contribuito enormemente al lancio turistico della Sardegna. Quando Lina Wertmüller è tornata a Dorgali sui luoghi in cui ha girato il film, in un'intervista a La Nuova Sardegna ha raccontato che: "Devo la mia conoscenza della Sardegna a un amico straordinario, l'avvocato cagliaritano Renzo Persico, con il quale tempo prima, assieme a mio marito, facemmo un indimenticabile giro della Sardegna, dalle coste all'interno, dalla Giara alle miniere del Sulcis. Fu un'autentica scoperta, un'avventura in luoghi appena sfiorati dal turismo, e comunque lontani dalla costa nord orientale che cominciava a popolarsi di vacanzieri. Ma in realtà ero già venuta in Sardegna tempo prima, negli anni Cinquanta, per lavoro, al seguito del regista Nino Meloni che doveva realizzare uno spettacolo dedicato a Sant'Efisio. Ero assistente alla regia, lo spettacolo era legato alla festa che si celebra a Cagliari. Ricordo che assistetti a quell'incredibile processione di costumi, di un fasto e di una bellezza inaspettata."
"Ricordi bellissimi e straordinari, ci successero molte avventure" - ha continuato la regista - "Per dirne una, un incidente a Mariangela Melato a metà della riprese creò non pochi problemi. Ci stavamo alzando alle tre di notte per raggiungere i set e un giorno Mariangela, scendendo dal letto, mise un piede sui cocci di una bottiglia d'acqua, provocandosi una brutta ferita. I medici dell'ospedale di Nuoro, che la operarono, dissero che avrebbe potuto camminare solo dopo molte settimane. Insomma, il film era a un bivio, ma decisi che dovevamo continuare. Fu così che utilizzammo controfigure, con la Melato sul set ma solo per i primi piani. Ma poi le controfigure si "rompevano" anche loro, visti i luoghi selvaggi in cui giravamo, e bisognava sostituirle di volta in volta. Ricordo che ne prendemmo sei, erano tutte bellissime ragazze sarde. Ho una passione per i sardi e per la Sardegna... L'unica cosa che mi sento di dire è che vivendo in un'isola così straordinaria, bisogna difenderla. È un delitto non rispettare la natura, continuare a versarvi cemento. Dico sempre che è come se un principe che ha una figlia di straordinaria bellezza la mettesse a battere sotto i ponti. Invece dovrebbe farne una regina."