Toni Servillo nel cast de La mano di Dio di Paolo Sorrentino per Netflix

L'attore Toni Servillo si è unito al cast de La mano di Dio nuovo film di Paolo Sorrentino targato Netflix di cui sono appena iniziate le riprese.

L'attore simbolo de La grande Bellezza, Toni Servillo, torna a lavorare con Paolo Sorrentino: infatti farà parte anche lui del cast de La mano di Dio, il nuovo film Netflix le cui riprese sono iniziate la scorsa settimana a Napoli, città natale del regista premio Oscar.

Una sequenza del film Le conseguenze dell'amore
Una sequenza del film Le conseguenze dell'amore

La produzione del nuovo film di Paolo Sorrentino, prodotta da The Apartment per Netflix, si è trasferita attualmente in Sicilia, secondo una fonte ben informata che ha confermato le notizie della stampa italiana riguardanti sia il casting di Servillo, sia le riprese del film.
Ora la produzione si troverebbe sull'isola siciliana di Stromboli, già in precedenza utilizzata come location per diversi film, tra cui l'omonimo dramma di Roberto Rossellini Stromboli, terra di Dio, con Ingrid Bergman.

Toni Servillo
Toni Servillo

Descritto da Sorrentino come un "film intimo e personale", La mano di Dio segna il ritorno di Sorrentino nella sua Napoli, essendo un film realizzato e girato principalmente nella sua città nativa, 20 anni dopo il suo debutto cinematografico L'uomo in più nel 2001, in cui anche stavolta c'era Toni Servillo, nei panni di un cantante tossicodipendente.

Servillo, da allora, ha recitato in altri quattro film del regista napoletano: ha interpretato un contabile eroinomane in Le conseguenze dell'amore, è stato il controverso politico italiano Giulio Andreotti in Il Divo, ha interpretato il decadente giornalista Jep Gambardella in La grande bellezza, ruolo che gli ha fatto guadagnare l'Oscar per il miglior film internazionale nel 2014. Infine ha interpretato anche Silvio Berlusconi in Loro.

Sebbene i dettagli della storia di La mano di Dio al momento non sono ancora noti, il titolo del film si riferisce chiaramente all'appellativo del campione di calcio argentino Diego Armando Maradona, titolo ottenuto per via di un gol segnato nel 1986, durante un quarto di finale della Coppa del Mondo tra Inghilterra e Argentina.

Ma il film non parla di Maradona, anche se è risaputo che sia stata una figura molto significativa per Sorrentino. In un'intervista con Variety nel 2015, il regista ha detto, in merito all'icona del calcio: "A parte tutte le cose che ho detto prima su Maradona, mi ha involontariamente salvato la vita. Ho perso i miei genitori quando avevo 16 anni, a causa di un incidente con l'impianto di riscaldamento, in una casa di montagna dove andavo sempre con loro. Quel fine settimana non sono andato perché volevo andare a vedere Maradona e il Napoli giocare una partita a Empoli. E questo mi ha salvato".

Netflix dovrebbe rilasciare La Mano di Dio il prossimo anno.