La serie preferita da Barack Obama, scritta da David Simon, giornalista di cronaca nera e apprezzato autore televisivo, in collaborazione con l'ex poliziotto Ed Burns, giunge al suo epilogo dopo aver raccontato in ciascuna delle precedenti stagioni un aspetto diverso della città di Baltimora, tristemente famosa per il suo alto tasso di violenza e criminalità, e mai come in questo caso, simbolo di molte altre metropoli moderne.
Nel corso degli episodi della serie sono stati affrontati tematiche quali lo spaccio della droga, filo conduttore dell'intera serie, i colletti bianchi e il loro coinvolgimento nel traffico illegale, la burocrazia e l'amministrazione cittadina, il sistema scolastico, e infine, nella quinta e ultima stagione, il sistema dei media e le sue storture.
Nei nuovi episodi ritroviamo l'agente Carver (Seth Gilliam), recentemente promosso sergente, che viene accolto da un clima di forte scontento dalla sua squadra messa a dura prova dalle ore di lavoro straordinario non retribuite. Nel frattempo il sindaco Carcetti (Aidan Gillen), alla richiesta degli agenti McNulty (Dominic West) e Daniels (Lance Reddick) sullo stato dei finanziamenti della loro indagine sul traffico di droga, risponde che per problemi di budget deve privilegiare i finanziamenti alla scuola, mettendo l'intero distretto in difficoltà.
Nel frattempo anche Augusto "Gus" Haynes (Clark Johnson) e i giornalisti del Baltimore Sun sono travolti dai tagli aziendali e il giornale perde personale chiave sia per la sede locale che per la divisione internazionale, tuttavia con l'aiuto di alcuni giornalisti della redazione, Haynes pubblica in prima pagina un'inchiesta sul coinvolgimento della presidente del consiglio comunale in un affare di compravendita immobiliare con un pregiudicato locale.
Definita dal Time e da Newsweek la migliore serie tv mai andata in onda, la serie annovera tra i suoi sceneggiatori anche il noto scrittore George Pelecanos. The Wire ha ricevuto due nomination agli Emmy e la menzione di miglior programma televisivo dell'anno dalla rivista Time, nel 2002 e nel 2006. Numerosi riconoscimenti gli sono stati attribuiti anche dall'Associazione dei Critici televisivi nel 2008 e da quella degli registi nel 2009.