Andrew Lincoln ha rivelato di essere consapevole delle critiche rivolte alla settima stagione di The Walking Dead, accusata di essere troppo violenta e brutale.
In un'intervista rilasciata a Entertainment Weekly, l'interprete di Rick Grimes ha ricordato: "Lo showrunner Scott M. Gimple mi ha spiegato, in un modo che ho trovato molto utile, che si trattava di gettare le basi per la guerra tra Negan e Rick. Voleva che gli spettatori capissero la situazione e provassero il desiderio di vendetta dei protagonisti, oltre a dare spazio alle conseguenze di quanto era accaduto e al motivo per cui sono disposti a rischiare di nuovo tutto pur essendo consapevoli che stanno mettendo molte, molte, molte vite a rischio. Penso che volesse realmente che il pubblico provasse delle emozioni, piuttosto che arginare il sangue, che volesse giustizia per quanto accaduto. E per me è stato un modo utile per capire il motivo per cui ci si è immersi così tanto nella storia ed è stato così doloroso".
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Lincoln ha spiegato di essere consapevole del fatto che ognuno può reagire in modo diverso ma sostiene il lavoro compiuto dagli sceneggiatori, dal cast e dai registi: "Penso si stia cercando di raccontare una storia veramente coraggiosa, audace e in grado di mettere alla prova".
L'attore ha poi aggiunto: "So che le persone vorebbero vedere più di un episodio a settimana perché è qualcosa che crea dipendenza, la narrazione, e vogliono sapere cosa accade dopo. E penso che alle volte dover aspettare sia una buona cosa perché puoi riepilogare altri elementi e vederli in modo diverso. Direi che questa stagione ha avuto molto più significato dopo la conclusione delle riprese del sedicesimo episodio. Gli autori brillanti ci hanno fatto prendere alcuni rischi e li ammiro per questo".