The Nymphomaniac: due lungometraggi a Cannes 2013?

Lars von Trier si sdoppia. Il regista si prepara a dirigere la sua pellicola erotica scindendo la storia in due parti. I due film verranno girati back-to-back e puntano a una presentazione a Cannes, nonostante le polemiche esplose lo scorso anno.

Nuovi dettagli in arrivo su The Nymphomaniac, preannunciato 'porno' diretto da Lars von Trier. Il regista che non cessa di far discutere per le sue pellicole controverse, a cui corrispondono dichiarazioni pubbliche ancor più controverse, ha appena concluso l'accordo con la coraggiosa Charlotte Gainsbourg la quale interpreterà la protagonista del film. Nel frattempo il produttore Peter Aalbæk Jensen ha dichiarato che The Nymphomaniac, non sarà un solo film, bensì due. "Stiamo girando due film incentrati sulla vita sessuale di una donna dagli zero ai cinquant'anni. Il primo si concentrerà sull'infanzia e sull'adolescenza, il secondo sulla maturità. E' un'operazione vasta. Personalmente spero che riusciremo a finire in tempo per la prossima edizione del Cannes Film Festival. Gireremo e monteremo le due pellicola back-to-back e le finiremo insieme, poi le proporremo al festival".

Sentir parlare di Cannes dal produttore di Lars von Trier è piuttosto curioso, visto che in seguito alle infelici dichiarazioni pseudo-naziste del regista nel corso della conferenza stampa di Melancholia l'organizzazione del festival lo aveva bollato come 'persona non grata' e lo ha aveva bandito dalla Croisette. Peter Aalbæk Jensen sembra, però, piuttosto fiducioso che il problema sia risolvibile. Al riguardo commenta: "Abbiamo molti nomi noti nel film, la cui presenza dimostra che, al di là delle dichiarazioni provocatorie rilasciate a Cannes, Lars von Trier riesce a far presa sugli attori e ha un grande ascendente su di loro". D'altro canto se von Trier è stato bandito dalla Croisette, la sua compagnia, la Zentropa, è ben accetta tanto da avere un film in concorso anche in questa edizione (The Hunt di Thomas Vinterberg). La speranza è, dunque, quella di poter vedere i due lungometraggi firmati dal regista danese a Cannes nel 2013 anche senza di lui.