Il rumore intorno a The Interview non tende a spegnersi. Così, dopo l'attacco alla Sony, la decisione di questa di non distribuire il film e, addirittura, l'intervento del Presidente degli Stati Uniti Obama in disaccordo con la decisione della casa di produzione, ecco che anche il Governo dice la sua. Nello specifico si tratterebbe del Repubblicano Brad Sherman, che ha invitato la Sony a proiettare il film incriminato a Capitol Hill, per permettere ai politici di Washington di mostrare la loro solidarietà nei suoi confronti, come dell'industria cinematografica, e per lasciare che il Congresso sostenga il loro diritto alla libertà di espressione.
"È importante che gli americani abbiano la possibilità di vedere questo film. La Sony deve fare un passo avanti, come gli esercenti e l'applicazione delle leggi locali e nazionali - ha dichiarato Sherman alla CNBS - non ci priveremo della possibilità di vedere un film, bello o brutto che sia, solo per le minacce della Corea del Nord." Che la rivoluzione del cinema abbia inizio.