The End: il musical post-apocalittico con Tilda Swinton da oggi al cinema

Un musical fuori dagli schemi che mette alla prova le ugole di Tilda Swinton e George Mackay firmato dal regista Joshua Oppenheimer, al cinema da oggi 3 luglio con I Wonder Pictures e Unipol Biografilm Collection.

Tilda Swinton davanti a un plastico di Hollywood

Tilda Swinton ha già interpretato star delle sette note in passato (una per tutte, la rockstar tormentata di A Bigger Splash), ma per sentirla cantare sul serio non vi resta che recarvi al cinema a partire da oggi, 3 luglio, per godere del musical The End, eccentrico progetto che porta la firma del regista Joshua Oppenheimer.

Distribuito da I Wonder Pictures e Unipol Biografilm Collection, il film scritto da Oppenheimer insieme a Rasmus Heisterberg affianca Tilda Swinton, qui nei panni della Madre, a interpreti come Michael Shannon (il Padre), George MacKay (il figlio), Lennie James(il Dottore), Tim McInnerny (il Maggiordomo) e Bronagh Gallagher (l'Amico), raccontando una storia post-apocalittica ambientata in un bunker.

Tra le location anche l'Italia, con le suggestive caverne della Miniera di salgemma situate a Petralia Soprana, in Sicilia, che hanno ospitato per settimane le riprese del film e il set del bunker in cui vivono i protagonisti.

Di cosa parla il musical

Al centro di The End troviamo una ricca famiglia costretta a vivere in un lussuoso bunker sotterraneo all'indomani di un'apocalisse ambientale. Dopo decenni di solitudine, il contatto con una ragazza sconosciuta che proviene dal mondo esterno (Moses Ingram) sconvolge gli equilibri del gruppo, stravolgendo la routine della famiglia in un viaggio inquietante alla scoperta delle profondità dell'animo umano.

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"Ho sempre pensato al musical, non perché volessi farne uno o avessi l'ambizione di farlo, ma perché ritengo che sia il genere per eccellenza che rappresenta la speranza delirante" ha spiegato il regista a Roughdraftatlanta.com. "Quel tipo di disperazione mascherata da speranza in cui ci diciamo che alla fine andrà tutto bene, negando qualsiasi crisi".

Oppenheimer prosegue: "Come i miei film precedenti, questa è una meditazione sulla negazione, sulle bugie che diciamo e su come mentiamo a noi stessi per non affrontare i problemi. Ho sempre voluto affrontare questo genere, riflettere sulla disonestà di personaggi che mentono a se stessi e lo fanno cantando. Ho sempre pensato che questo fosse, in un certo senso, il mio genere ideale".

Le canzoni di The End sono musicate dal compositore Joshua Schmidt, mentre i testi sono firmati dallo stesso Oppenheimer.