The Brutalist, Brady Corbet: "L'intervallo? L'ho messo perché stare seduti tre ore e mezzo è una sofferenza"

Il regista del film presentato alla Mostra del Cinema di Venezia ha spiegato una scelta molto particolare.

Guy Pearce in una scena di The Brutalist

Brady Corbet ha conquistato qualche mese fa la Mostra del Cinema di Venezia con il suo ultimo epico film intitolato The Brutalist, con protagonista il premio Oscar Adrien Brody. Ben tre ore e mezza di girato che lo rendono uno dei film più lunghi ad essere presi in considerazione per gli Oscar.

Diversamente da Killers of the Flower Moon che dura poco meno di 3 ore e 35 minuti, il film di Corbet include un'interruzione e in una recente intervista, il regista ha spiegato il motivo per il quale ha scelto di inserire l'intervallo.

Tante ore

"L'intervallo era sempre previsto dalla sceneggiatura" ha spiegato Corbet ai Gotham Awards "È divertente, ha ricevuto più attenzione di quanto ci aspettassimo. Personalmente, ho difficoltà a rimanere fermo per tre ore e mezza, quindi ne avevo bisogno. È stata una decisione pensata per il pubblico".

Una scelta, presa insieme alla sceneggiatrice Mona Fastvold, che va in controtendenza rispetto a quanto accade nel cinema internazionale. L'intervallo dura 15 minuti, con un conto alla rovescia posizionato sullo schermo ed è incluso nel minutaggio totale del film.

Il no di Scorsese

Con Killers of the Flower Moon, Martin Scorsese decise di non inserire l'intervallo e quando un cinema del Regno Unito decise di fare una pausa non autorizzata in una proiezione del film, la montatrice storica di Scorsese Thelma Schoonmaker protestò definendola una violazione.

The Brutalist racconta la fuga dell'architetto László Toth dall'Europa all'America nel Dopoguerra, con l'obiettivo di ricostruirsi una vita professionale e personale. Nel cast anche Felicity Jones, Guy Pearce, Joe Alwyn, Raffey Cassidy e Stacy Martin.