Stando a John Landis, l'attore John Belushi ha rischiato di morire durante le riprese del film The Blues Brothers. Il regista lo ha ricordato in un'intervista concessa qualche mese fa al Guardian, in occasione del quarantesimo anniversario della pellicola di culto.
Questa la sua dichiarazione in merito: "Quando abbiamo cominciato a girare, John faceva uso di cocaina. La cocaina ti fa bere, e il bere ti porta a farti ancora più di cocaina. Dei perfetti sconosciuti lo vedevano e gli davano la droga. È quasi morto sul set. La cosa più triste per me è che quando abbiamo girato Animal House lui dava il 100% mentre in questo caso, se gli andava bene, era il 75%, ma siccome lui era bravissimo se ne accorgevano in pochi." Anche Dan Aykroyd ha più volte parlato del comportamento di Belushi sul set, ricordando che una volta lui sparì senza lasciare traccia e lo ritrovarono addormentato sul divano in una casa vicino alla location dove avevano appena girato parte dell'inseguimento all'interno del centro commerciale.
The Blues Brothers: i 40 anni di un film cult che ha ancora molto da dire
John Belushi è morto nel 1982, appena due anni dopo l'uscita di The Blues Brothers, a causa di un'overdose. Dan Aykroyd, l'altro protagonista del film, gli ha reso omaggio tramite il personaggio di Slimer nel franchise di Ghostbusters, che lui considerava "il fantasma di Belushi" (l'attore inizialmente doveva proprio recitare nel ruolo di uno degli acchiappafantasmi, ma morì prima dell'inizio delle riprese). Successivamente, lui e Landis si sono riuniti per un sequel, Blues Brothers - il mito continua, accolto male da critici e fan in parte per il vuoto incolmabile lasciato da Belushi (nonostante l'impegno di John Goodman nei panni del nuovo membro del gruppo). I due hanno anche lavorato insieme nel 1983 su Una poltrona per due, commedia che è diventata una componente imprescindibile del Natale italiano, poiché ogni anno va in onda su Italia 1 il 24 dicembre.