The Beast: l'intelligenza artificiale in un mondo senza emozioni nel trailer del film con Léa Seydoux

Il nuovo film di Bertrand Bonello presentato all'ultima Mostra del Cinema di Venezia, arriverà nelle sale italiane a fine novembre

Léa Seydoux in una scena di The Beast

I Wonder Pictures ha diffuso in streaming il trailer italiano di The Beast, il nuovo film fantascientifico di Bertrand Bonello che vede protagonisti Léa Seydoux e George Mackay.

Scritto dallo stesso Bonello, il film si basa vagamente sulla famosa novella di Henry James, ma ne amplia le premesse, ambientando l'azione tra Parigi e Los Angeles. La pellicola vanta una forte colonna sonora e valori di produzione stellari con una fotografia lussuosa e costumi d'epoca, soprattutto per la parte ambientata nel 1910, girata in 35 mm.

Muovendosi tra il 1910, il 2014 e il 2044, il film mescola dramma d'epoca, fantascienza e momenti di orrore davvero agghiacciante, soprattutto nella sezione centrale ambientata nella Los Angeles contemporanea. La data d'uscita è fissata al 21 novembre prossimo; su queste pagine trovate già la nostra recensione di The Beast, visto all'ultima Mostra del Cinema di Venezia.

Di cosa parla The Beast?

In un futuro prossimo in cui l'intelligenza artificiale regna suprema, le emozioni umane sono bandite. Per liberarsene e purificare il proprio DNA, Gabrielle accetta di sottoporsi a una procedura che la porta a rivivere le sue vite passate. Tutte sono accomunate da due costanti: l'incontro con Louis, l'amore della sua vita, e una sorta di premonizione, il timore continuo di un'imminente catastrofe, una minaccia che attende di colpire come una bestia in agguato nella giungla.

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"Ero curioso di conoscere l'America che produce questo tipo di figure, coloro che si rifugiano dietro l'atrocità. La comunità degli incel mi ha affascinato, soprattutto per la sua violenza. Questi incel ricevono violenza e poi la rimandano indietro. È un sintomo più ampio dei tempi, delle reti sociali che lo rendono possibile", ha raccontato Bonello in un'intervista.

Per quanto riguarda le diverse influenze contenute in The Beast, il regista ha dichiarato: "Appartengo a una generazione che non ha avuto problemi ad amare Robert Bresson così come Dario Argento. Finché si tratta di vero cinema, è lo stesso".