Terry Gilliam "suicida" contro la Brexit: la foto shock

Terry Gilliam è contro la Brexit e pubblica una foto scioccante in cui si 'suicida' per protesta contro la chiusura del Parlamento voluta da Boris Johnson.

Anche Terry Gilliam si schiera contro la Brexit e la decisione del premier Boris Johnson di chiudere il Parlamento per un mese. Lo fa alla sua maniera postando una foto shock sui social un suo primo piano in cui si suicida, mostrandosi ai suoi fan con pistola in pugno e un bel buco in mezzo alla fronte da cui sgorga copioso il sangue.

Niente di vero ovviamente. Tutto finto, insomma, anche se il trucco è piuttosto realistico. Di sicuro Terry Gilliam una cosa la ha centrata in pieno (oltre la sua fronte): l'attenzione per ciò che sta succedendo in questi giorni in Gran Bretagna. Perché se è vero che qui in Italia si è in balia dei chiari di luna dei partiti che cercando di formare un nuovo governo, nella terra d'Albione si consuma da mesi il dramma della Brexit, ovvero l'uscita della nazione dall'Unione Europea. Il problema è capire come: con uno strappo in piena regola o con qualche paracadute di salvataggio? La serrata di Westminster, che mai ha portato fortuna a chi la fece come Carlo I Stuart che poi perse letteralmente la testa, segna solo l'ultimo capitolo di questa diatriba e il regista dei Monty Python sembra aver perso la pazienza. Meglio un colpo in testa e via.

Brexit: i 10 film britannici che vorremmo tenere in Europa (VIDEO)

"Penso di essere a corto di modalità per fermare questa follia. - scrive a corredo dell'immagine - Non trovo nessuna soluzione che funzioni". Pochi giorni prima aveva anche postato la petizione per chiedere di firmare contro la chiusura coatta delle due Camere fino al 14 ottobre, definendo Johnson come Primo ministro non eletto e senza maggioranza e aveva definito la sua azione politica come "oltraggiosa". Frasi che fanno il paio con quelle rilasciate il 29 agosto su Twitter da Hugh Grant contro Boris Johnson: "Sei solo un pupazzo di gomma. Non distruggerai il futuro dei miei figli". L'attacco di Grant è stato subito condiviso sia da fan che da contestatori, rimbalzando sui social come trend-topic nell'arco di poche ore.