Superman, James Gunn ribadisce: “Non l’ho scritto pensando alla guerra tra Israele e Palestina”

Il regista ha precisato che il conflitto al centro della trama del film è stato scritto molto prima dell'esplosione della guerra tra Israele e il popolo palestinese

Superman salva un cittadino in una scena

Quando Superman di James Gunn è arrivato nelle sale, il pubblico non ha potuto fare a meno di notare certe similitudini con l'attualità più scottante, in particolare quella che riguarda il conflitto in corso tra Israele e la Palestina.

Nel film si racconta la guerra tra due nazioni fittizie: Boravia, una potenza militare che invade, e Jarhanpur, un paese più povero e vulnerabile. Le immagini di soldati che colpiscono civili, bambini in fuga e muri di confine hanno ricordato a molti la situazione di Gaza.

Inoltre, la scelta del casting contribuisce a rafforzare questo legame simbolico: gli abitanti di Jarhanpur sono interpretati per lo più da attori di origine mediorientale, sud-asiatica o africana, mentre i Boraviani appaiono perlopiù occidentali, quasi "bianchi".

Superman David Corenswet
Superman: David Corenswet in una foto del film

James Gunn lascia al pubblico la libertà d'interpretazione

Detto ciò, lo stesso regista ha chiarito che la sceneggiatura era stata scritta prima dell'ultima escalation tra Israele e Hamas e che l'intenzione non era quella di fare un riferimento diretto al Medio Oriente. Proprio perché la storia si svolge in paesi fittizi, ognuno può proiettarvi dentro il conflitto che conosce meglio.

Superman, James Gunn: "Parla di un immigrato venuto da un altro luogo, è un film politico" Superman, James Gunn: 'Parla di un immigrato venuto da un altro luogo, è un film politico'

"Ovviamente ci sono molte cose al mondo che non mi piacciono. Non sono così narcisista da pensare al mondo in relazione al mio show televisivo [il riferimento è a Peacemaker, ndr.]. Voglio dire, ci sono cose strane in questo show. C'erano cose strane in Superman. Quel film è stato scritto e realizzato al 100% prima che accadesse qualsiasi cosa tra Israele e Palestina, e tutti continuano a rifiutarsi di credere che non sia di questo che si tratta. Non è così. Proprio no. Potete interpretarlo come volete, dargli il significato che volete, ma io non l'ho scritto per rappresentare Israele e Palestina".

In tal senso, più che un film sul conflitto tra Israele-Palestina, Superman diventa uno specchio delle guerre e delle ingiustizie del nostro tempo, sul quale gli spettatori, inevitabilmente, leggono le proprie paure e la propria realtà. Già in passato Gunn, riferendosi a Superman, aveva parlato di un film "politico" e "morale", incentrato su temi come l'immigrazione, la responsabilità verso i più deboli e la gentilezza umana: temi che inevitabilmente si intrecciano con l'attualità.