Netflix ha diffuso in streaming il trailer ufficiale di Supacell, nuova incursione nel genere cinecomic che ricorda molto Heroes, la serie corale anni Duemila con Milo Ventimiglia e Zachary Quinto.
La trama stessa parte, infatti, da premesse molto simili, molto comuni nel genere: "Un gruppo di persone comuni del sud di Londra sviluppa inaspettatamente dei superpoteri, senza che vi sia un chiaro collegamento tra loro, a parte il fatto che sono tutti neri. Mentre affrontano l'impatto sulla loro vita quotidiana, un uomo deve riunirli per proteggere la persona che ama, evitando al contempo i potenti e nefasti agenti che hanno notato le loro abilità speciali".
Il filmato svela anche la data di debutto dello show sulla piattaforma digitale: l'appuntamento è fissato al 27 giugno prossimo.
La serie vede un cast all black guidato da Tosin Cole (Till) nel ruolo di Michael, Nadine Mills (Sliced e The Weekend) nel ruolo di Sabrina, Eric Kofi Abrefa (BMF) nel ruolo di Andre, Calvin Demba nel ruolo di Rodney, Josh Tedeku nel ruolo di Tazer, Adelayo Adedayo nel ruolo di Dionne, Rayxia Ojo nel ruolo di Sharleen e Giacomo Mancini (Top Boy) nel ruolo di Spud.
Heroes: il creatore della serie annuncia un altro reboot "ambientato anni dopo l'originale"
Dopo il successo dell'adattamento di The Umbrella Academy, Netflix sembra voler fare un altro tentativo con il genere dei supereroi. La nuova serie fa anche parte della grande spinta dello strwamer verso verso le sue produzioni britanniche. I produttori esecutivi sono Rapman, Anna Ferguson e Steve Searle di Netflix. Mark Hedges sarà il produttore della serie, mentre Sheila Nortley sarà produttrice con Block2. Mouktar Mohammed e Henrietta Lee di New Wave sono anche produttori esecutivi. Geraldine Hawkins è co-produttrice.
Il 27 giugno scopriremo se lo show sarà all'altezza delle aspettative o subirà anch'esso la cosiddetta "stanchezza da supereroi", ovvero le difficoltà che i cinecomic stanno affrontando di recente, a causa di una leggera flessione al ribasso per quanto riguarda il box-office o gli ascolti televisivi.