Sulle ali della speranza, in onda stasera su Rai 1 alle 21:30, viene descritto come un action movie di puro intrattenimento ma in pochi sono a conoscenza che le vicende sono ispirate a una storia vera. Diretto da Sean McNamara, già specializzato in film di questo genere, e con un cast di attori molto conosciuti come Dennis Quaid e Heather Graham, Sulle ali della speranza racconta una storia di resilienza e di profonda umanità che raggiunge fin da subito il cuore del pubblico. Dennis Quaid interpreta Doug alle prese con una disavventura che ha travolto la sua famiglia durante la Pasqua del 2009.
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Sulle ali della speranza racconta i fatti come sono avvenuti, arricchendo la narrazione con tanto pathos e un pizzico di sana adrenalina. La storia vera del film ha dell'incredibile. Tutto è accaduto nel 2009 quando Doug White - interpretato da Dennis Quaid -, passeggero di un King Air 200, è tornato a casa dopo che ha partecipato ai funerali del fratello. Non viaggiando su un aereo di linea è stato costretto a un atterraggio d'emergenza dopo che il pilota è morto inaspettatamente proprio durante il volo.
Doug, che ha viaggiato insieme alla moglie e alle figlie, è rimasto senza un co-pilota a bordo e ha dovuto tentare l'impossibile per salvare se stesso e la sua famiglia. L'uomo aveva preso poche lezioni di volo in passato (25 ore in totale) ma non ha mai avuto a che fare con un velivolo così grande. Nonostante la tensione e i rovesci di fortuna, Doug è riuscito a mettersi in salvo grazie all'assistenza dei controllori di volo da terra.
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"Sono venuto a conoscenza della vicenda quando ho iniziato a prendere lezioni di volo", ha raccontato lo sceneggiatore in un'intervista. "Quello che ha vissuto Doug è il peggior incubo di chiunque e sono sempre stato attratta da storie che parlano di persone comuni che, in situazioni estreme, riescono a superare le avversità" ha aggiunto. "Durante una delle prime lezioni, l'istruttore ci ha fatto sentire le registrazioni di quella domenica per mostrarci come White sapesse comunicare con il controllo del traffico aereo", ha continuato lo sceneggiatore. "In quel momento ho capito che quella vicenda doveva diventare necessariamente un film: era una grande storia di conflitti, dramma e fede che avrebbe potuto essere d'ispirazione per il grande pubblico". Tuttavia non è stato facile mettersi in contatto con il vero Doug. Lo sceneggiatore racconta che ha trovato il suo indirizzo negli archivi dei piloti della Federal Aviation Administration. "Ho ricevuto una risposta dopo tre giorni. Sono rimasto stupito."
Rispetto a quanto è avvenuto nella realtà, però, si è dovuto trovare un compromesso sull'aspetto religioso. Durante le fasi più accese dell'atterraggio, infatti, la moglie e le figlie di Doug, che appartengono alla Chiesa di Cristo, hanno pregato costantemente nella speranza di ottenere un miracolo. Nel film il tema c'è ma non viene approfondito. C'era l'idea di non inserirlo nella sceneggiatura ma le cose poi sono andate diversamente. "In tanti avevano cercato Doug per un film, ma dalla sua storia volevano togliere tuto ciò che riguardava la sua fede in Dio, l'esatto opposto di quello che volevo fare io".