Il regista Thomas Bidegain ha voluto chiarire le sue dichiarazioni riguardanti l'addio di Jake Gyllenhaal e Vanessa Kirby al film Suddenly, sostenendo che non sia stato causato da comportamenti negativi, ma solo da differenze creative.
Variety ha infatti parlato con il filmmaker dopo la pubblicazione di un'intervista pubblicata su Technikart in cui si descrivevano situazioni surreali e richieste che avrebbero ostacolato in modo significativo la produzione.
Le spiegazioni del regista
Thomas Bidegain ha voluto chiarire che Jake Gyllenhaal non ha avuto alcun comportamento poco professionale e che Studiocanal, nonostante quanto venisse riportato nell'articolo, non ha perso 26 milioni di dollari quando i due protagonisti se ne sono andati.
Il filmmaker ha spiegato: "Le persone non capiscono come viene realizzato un film. Non stavamo girando e non eravamo in pre-produzione. La possibile data per l'inizio delle riprese era distante otto settimane. Questo progetto era nato durante la pandemia, quindi ne avevamo parlato solo via Zoom. Ne abbiamo parlato ogni settimana, ma non ci eravamo incontrati di persona. Quindi ho avuto quell'idea di organizzare quella settimana in Islanda per leggere lo script insieme, con Jake Gyllenhaal e Vanessa Kirby. Ho pensato che sarebbe stata una buona idea incontrarci lì, visto che stavamo pensando di girare in quei luoghi i film, ed è un posto meraviglioso".
Gyllenhaal era diventato un produttore del film e stava cercando di avere un ruolo più attivo, inviando costantemente degli aggiornamenti allo script e parlando con David Lindsay-Abaire, che si stava occupando dello sviluppo.
Il regista ha chiarito: "Avevamo appena realizzato una nuova versione dello script che conteneva gli ultimi cambiamenti, e avevo avuto molte conversazioni via Zoom con Jake e Vanessa, quindi ho pensato che noi tre fossimo d'accordo. Quando ci siamo incontrati in Islanda, avevo pensato che avremmo dato solo i tocchi finali".
Divergenze di opinione
Bidegain ha quindi proseguito: "Quando abbiamo iniziato a leggere lo script nella stessa stanza, ci siamo resi conto che non avevamo la stessa visione di cosa doveva essere il film. Volevano sempre più cambiamenti. Quando ci sono dei cambiamenti allo script prima delle riprese è normale, ma questo era diverso. Ognuno aveva un'idea diversa di quello che era il messaggio del film. Ho provato ad aggiustare le cose una volta, due volte... E poi mi sono reso conto che non avrebbe funzionato, quindi ci siamo fermati".
Il regista è quindi tornato a Parigi, mentre Jake e Vanessa se ne sono andati nella direzione opposta.
Thomas ha spiegato che Gyllenhaal, dopo aver incontrato un cavallo durante una passeggiata, ha deciso che il film non avrebbe dovuto parlare di amore, ma dell'amore per la natura. Kirby, inoltre, voleva un approccio più femminista e un finale radicale. La visione del regista era invece a metà: "Si tratta di un film sull'amore, ma anche sull'amore per la natura e ha un personaggio femminile forte".
Vanessa, successivamente, ha chiesto se poteva comprare lo script per produrlo, ma Bidegain ha detto di no.
Studiocanal, sulla questione, ha inoltre aggiunto che è normale ci siano differenze creative durante lo sviluppo di un film: "In questo caso c'erano questioni che non potevano semplicemente essere superate nonostante gli sforzi compiuti da entrambi i lati".
Bidegain ha inoltre spiegato: "Quando si lavora con un attore-produttore che non ha la stessa visione del regista è un'esperienza davvero strana. In Francia il regista si occupa del raccontare la storia ed è il responsabile della sceneggiatura, della scenografia, ecc... Abbiamo dei modi davvero diversi in Francia e negli Stati Uniti per realizzare film".