Fin dalla conclusione della trilogia sequel di Star Wars, John Boyega è spesso stato polemico per le scelte fatte in sede di produzione, specialmente quelle legate al percorso del suo personaggio.
L'attore che ha interpretato Finn in Star Wars: Il risveglio della Forza, Star Wars: Gli ultimi Jedi e Star Wars: L'ascesa di Skywalker ha recentemente partecipato ad alcune convention dei fan, dove non ha esitato a esprimere la sua opinione sull'ultima trilogia del franchise.
L'ultimo esempio è arrivato al Florida Supercon 2025, dove Boyega ha svelato come avrebbe gestito le cose se fosse stato un produttore che supervisionava i film. In particolare, tre cose: non avrebbe ucciso Han Solo o Luke Skywalker; i nuovi personaggi avrebbero affrontato più sfide; e avrebbe cercato storie come quelle di The Old Republic e Force Unleashed per espandere l'universo.

John Boyega: "Uccidere Luke Skywalker e Han Solo è stato un errore"
Dopo che un fan gli ha chiesto cosa avrebbe fatto diversamente se fosse stato incaricato di rifare i sequel di Star Wars, Boyega ha esordito: "Prima di tutto, non avrei ucciso Han Solo, Luke Skywalker e tutti gli altri personaggi. Non lo avrei mai fatto. La prima cosa che avrei fatto sarebbe stata portare a termine la loro storia, portare a termine la loro eredità. Creare un bel momento di passaggio del testimone".
L'attore ha quindi aggiunto: "Luke Skywalker non sarebbe scomparso su una roccia. Assolutamente no. Stare lì in piedi come se fosse un proiettore? Avrei dato a quegli attori molto, molto di più".
Per quanto riguarda gli altri punti, Boyega ha detto che i nuovi personaggi, tra cui il suo Finn, erano "OP", ovvero troppo potenti, in grado di afferrare oggetti e usarli rapidamente, come lui e Rey (Daisy Ridley) che sono riusciti subito a brandire una spada laser contro Kylo Ren. Per quanto riguarda l'uso dei videogiochi The Old Republic e The Force Unleashed, Boyega ha detto che avrebbe "espanso il più possibile l'universo di Star Wars, rispettando la tradizione".

Le accuse di John Boyega ai produttori di Star Wars
L'attore aveva fatto notare che Finn, interpretato da lui, era stato promosso inizialmente come uno dei protagonisti della trilogia sequel, ma che con il proseguire della saga il personaggio è stato "relegato ai margini". Secondo Boyega, Disney e Lucasfilm avevano investito molto nella promozione del personaggio nero - creando aspettative che poi non sono state soddisfatte - perché Finn sembrava essere uno dei ruoli centrali, ma a suo avviso non gli è stato dato lo stesso spazio, la stessa importanza narrativa e la stessa cura concessa ai personaggi interpretati da attori bianchi, come Rey (Daisy Ridley) e Kylo Ren (Adam Driver).
Boyega ha anche parlato di come il suo essere nero abbia influito sulle sue esperienze personali nel corso delle riprese e delle promozioni: ha ricevuto minacce, attacchi razzisti sui social, e ha percepito una differenza nel modo in cui il cast tecnico e quelle figure preposte (stylist, parrucchieri) interagivano con lui rispetto ad altri membri del cast. Ha citato anche altri attori non-bianchi della saga - Kelly Marie Tran, Naomi Ackie, Oscar Isaac - che, secondo lui, hanno subito una marginalizzazione simile.