Il mondo piange la scomparsa di Whitney Houston, spentasi prematuramente a 48 anni in una stanza del Beverly Hilton di Los Angeles alla vigilia della cerimonia dei Grammy Awards. La stella del pop dalla voce limpida e perfetta e dalla bellezza sfolgorante, negli anni, ci aveva abituato ad alti e bassi tra abusi, depressione, un matrimonio sbagliato e continue ricadute nel vortice della droga che l'avevano privata del successo, della voce di un tempo e a quanto pare anche del denaro guadagnato nel corso di una carriera sfolgorante. A quanto pare la cantante e attrice si preparava, però, a un grande rientro con l'atteso Sparkle, biopic musicale targato Sony Pictures ispirato alla vera storia delle Supremes.
La Sony conferma oggi che il film uscirà nelle sale statunitensi, come inizialmente previsto, il 17 agosto. "Come tutti coloro che la conoscevano e l'amavano, siamo scioccati e rattristati. Il mondo ha perso un talento incomparabile. Ora i nostri pensieri vanno alla figlia di Whitney, alla sua famiglia e ai suoi amici" ha dichiarato il portavoce della Sony Steve Elzer. Whitney Houston aveva ultimato il suo impegno in Sparkle, remake dell'omonima pellicola musicale del 1976, in cui interpreta la madre di tre giovani cantanti, membri di un coro ecclesiastico, che formato un trio vocale trasformatosi presto in una band di successo. "Questo sarebbe stato un grande, grandissimo ritorno. La perfomance di Whitney è eccellente" ha aggiunto Howard Rosenman, produttore esecutivo di Sparkle. "Avevo appena visto il premontato del film ed ero esaltato dal suo lavoro, è stata grandiosa. Sono ancora sotto shock". Billboard ha annunciato che in Sparkle potremo sentire le ultime incisioni della Houston. Fanno parte infatti della colonna sonora del film le canzoni Eyes on the Sparrow, in cui la cantante esegue il classico gospel, e Celebrate, brano dei titoli di coda firmato da R. Kelly in cui Whitney duetta con la 'figlia cinematografica' Jordin Sparks.