Nonostante il trionfo di Solo Leveling e la sua egemonia nel panorama anime 2025, l'episodio 9 della seconda stagione è stato ingiustamente criticato da una parte della fanbase. Il pianto di Jinwoo davanti alla madre salvata è stato letto come un tradimento dell'aura da "eroe impassibile". Eppure, è proprio quel momento a rivelare l'anima della serie.
Solo Leveling: perché il suo miglior episodio è stato frainteso
Nel regno dell'animazione dove il clamore spesso conta più del cuore, Solo Leveling ha tracciato una linea netta. Forte di un debutto travolgente e di una seconda stagione che ne ha confermato il successo, la serie si è imposta come colosso della stagione anime 2025, complice anche un'annata povera di titoli davvero memorabili. Ma il suo slancio ha subito un inciampo paradossale: l'episodio forse più profondo, It Was All Worth It, è diventato il più divisivo.

Al centro della puntata c'è un momento di rara vulnerabilità: Sung Jinwoo completa l'Elisir della Vita, lo somministra alla madre e la riporta indietro da un sonno irreversibile. Nel rivederla aprire gli occhi, il protagonista non trattiene le lacrime. Un'apertura emotiva che avrebbe dovuto commuovere e invece ha spaccato in due la fanbase. Una parte degli spettatori, legata all'immagine dell'"incarnazione dell'aura e dell'hype", non ha tollerato quella debolezza apparente. "Ha rovinato il personaggio", si leggeva online. Ma davvero?
È curioso notare come questa reazione non sia solo ingiusta, ma anche indicativa di un clima culturale sempre più restio ad accettare la complessità emotiva. Solo Leveling, finora criticato per puntare più sullo stile che sulla sostanza, in quell'episodio osa fare il contrario: rallenta, ascolta, svela. E lo fa nel modo più umano possibile. La forza di Jinwoo, da sempre vista come un'inesorabile escalation muscolare, qui si riannoda al suo motivo originario: non era per diventare un dio del combattimento, ma per salvare l'unica persona che aveva promesso a se stesso di proteggere.
Quella scena non svuota Jinwoo della sua potenza, ma la rilegge con nuova luce. "L'eroe impassibile" piange perché ha raggiunto il suo scopo. E nel farlo, diventa più reale, più tridimensionale, più vicino. È un momento raro, che merita di essere sottolineato, non rimosso. Criticare Jinwoo per aver mostrato vulnerabilità è una dimostrazione di quanto si sia smarrito il valore della narrazione autentica.
Il problema, in fondo, non è l'episodio in sé, ma la difficoltà di accettare un eroe che piange. In un'epoca dominata da serie che corrono dietro alla prossima scena esplosiva, la vera trasgressione è prendersi il tempo per sentire. E piangere.