"Ritrovarsi qui è come essere in una stanza piena di fantasmi, di fantasmi buoni e gentili però!" - così Garrett Brown, inventore della Steadicam, che fu coinvolto attivamente nella realizzazione di Shining ha salutato gli altri membri della crew del film di Stanley Kubrick che si sono ritrovati presso i celebri Elstree Studios in Inghilterra, dove il regista girò parte del suo adattamento del romanzo di Stephen King.
Insieme a Brown c'erano altre persone che hanno contribuito a fare di Shining un capolavoro: tra tutti la sceneggiatrice Diane Johnson, e alcuni del cast, tra cui le gemelle Louise Burns e Lisa Burns, con un'apparizione speciale - in video - di Danny Lloyd.
La Johnson ha raccontato come si è trovata a lavorare con Kubrick, che inizialmente sentiva al telefono tutte le sere, intorno alle undici per parlare di politica e libri, ma mai di film. "Scoprii che Kubrick era indeciso tra un adattamento di uno dei miei romanzi che si intitola The Shadow Knows e appunto, The Shining di King. Alla fine ha deciso per King, ma ha pensato di affidarmi la sceneggiatura. Mi diede una copia del libro di King e un paio di forbici e mi disse di tagliare le parti che a mio parere dovevano essere presenti nel film, lui poi avrebbe fatto lo stesso per conto suo." La scrittrice ha aggiunto di aver adottato questo metodo così particolare anche per le successive sceneggiature di cui si è occupata.
Se questa reunion speciale non ha potuto contare sulla presenza dei protagonisti, ci hanno pensato le gemelle Burns - che oggi hanno 47 anni - a salutare affettuosamente la crew e a portare una testimonianza di quel periodo così speciale per loro, che erano due bambine e che probabilmente non immaginavano che sarebbero entrate nell'immaginario collettivo, grazie ad una scena così terrificante come quella dell'apparizione delle gemelle Grady. "Mi fa molto piacere ritrovare tutti qui" - ha detto Lisa, e riferendosi ad uno degli operatori in particolare, lo ha ricordato con affetto - "Mamma ci permetteva di mangiare solo mezza ciambella e mezza tazza di caffè, però lui ci portava un'altra mezza ciambella e un altro po' di caffè. Era come essere parte di una famiglia!"
E a proposito di famiglia, alla reunion ha partecipato anche Danny Lloyd, che oggi ha 42 anni. Danny è apparso con un video e ne ha approfittato per smentire diversi rumors sul suo conto, che si sono diffusi dopo la sua partecipazione a Shining. "Non ho più fatto film dopo, e molti pensano che sia perché Shining non mi è piaciuto o perché non mi è piaciuto lavorare con Kubrick. Non è assolutamente vero. Ci tengo a dire che mi sono divertito moltissimo e che la troupe era come una famiglia per me."
Oggi Danny insegna presso un college in Kentucky, dove vive. "So che girano voci secondo le quali io avrei un allevamento di maiali in Idaho. Non è vero. E non è neanche vero che ho sei figli, ne ho quattro e vivo in Kentucky e abbiamo un paio di mucche e un cavallo"
La sorpresa - per i presenti - è arrivata alla fine del video di Danny, quando ha mostrato un filmato di suo figlio Ben che gira per casa in bici, nello stesso modo in cui lui "esplorava" l'Overlook Hotel.
A proposito di complotti e rumors, durante l'incontro si è parlato anche del film Room 237, che tra le altre cose indica in alcuni dettagli del film dei significati nascosti, che però sono stati smentiti dal produttore esecutivo Jan Harlan: "Shining è solo una storia di fantasmi, tutto qui. Quando alla fine del film vedi Jack Nicholson nella foto del 1923, non puoi chiedere come sia possibile una cosa del genere, perché nessuno ha una risposta. Kubrick diceva sempre "Non cercare mai di spiegare qualcosa che tu per primo non riesci a capire."