Selvaggia Lucarelli a Noto: vacanza da incubo e accuse, ma lei spiega cosa è successo

La vacanza da incubo di Selvaggia Lucarelli a Noto, in Sicilia, è diventata un caso: la giornalista ha spiegato perché non ha pagato il saldo del conto della villa che aveva affittato.

Quando Selvaggia Lucarelli è partita per Noto, la bellissima cittadina della Sicilia credeva di andare in vacanza e invece si è ritrovata di fronte ad un vero incubo: la giornalista, accusata di non aver saldato il conto della villa che aveva affittato, ha spiegato le sue ragioni con un lungo post sui social assicurando che la questione proseguirà per vie legali. Senza luce e senza acqua, tra i rifiuti, deiezioni di cani e altri dettagli inquietanti, la Lucarelli insieme al suo compagno, suo figlio Leon e la sua ragazza, si è vista costretta a lasciare la villa prima del previsto e a cercare alloggio altrove.

Noto è considerata la capitale del barocco siciliano, tanto che nel 2002 è stata dichiarata Patrimonio dell'Umanità da parte dell'UNESCO. Selvaggia Lucarelli quando è partita per la Sicilia con il compagno, il figlio e la fidanzata di quest'ultimo si aspettava tutt'altro tipo di vacanza e invece la giornalista ha raccontato sui social di aver vissuto un vero e proprio incubo.

Nel primo post pubblicato durante la sua vacanza la Lucarelli, pur sottolineando la bellezza di Noto, aveva rimarcato che la cittadina siciliana somiglia ad una discarica a cielo aperto: "Noto è stretta in una morsa di rifiuti prepotente e nauseabonda - ha documentato la giornalista aggiungendo - rifiuti che non si nascondono, ma che sono ovunque. Nelle vie che portano alla cittadina, davanti agli ingressi dei grandi resort, sulle strade per l'oasi di Vendicari, nella stessa Noto, se si sposta lo sguardo poco più in là dal centro. Frigoriferi, pannolini, tv, perfino un biliardino in bella vista. E poi discariche abusive ovunque a cui si dà fuoco, che si rigenerano all'istante".

Selvaggia Lucarelli ha sottolineato anche i disagi vissuti nella villa di proprietà di Tino Di Rosolini, candidato sindaco di Rosolini, da lei affittata per alcuni giorni. La giornalista non ha potuto fare la differenziata ed ha avuto numerosi problemi "luce e acqua che andavano via per problemi in parte dell'Enel e in parte del locatore che ha una trivella per l'acqua e nessun generatore". La Compass Cultura, agenzia che ha fatto da tramite per il fitto della villa, ha accusato Selvaggia Lucarelli di essere andata via senza pagare il conto, sottolineando che la sua polemica "è una cortina fumogena sul fatto che ha trascorso alcune settimane in una villa da lei stessa definita bellissima, pagando solo i duemila euro di anticipo, perché ad oggi non ha manifestato intenzione di pagare il resto".

Con un lungo post sui social Selvaggia ha risposto alle accuse di aver tentato di fare una vacanza a scrocco. La giornalista ha elencato in maniera dettagliata i disservizi di cui è stata vittima durante la sua permanenza nella villa a Noto. Dalla luce che andava via e le scosse elettriche, dalla bassissima pressione dell'acqua alla mancanza improvvisa del Wi-fi, la vacanza raccontata dalla giurata di 'Ballando con le Stelle' è stata tutt'altro che piacevole. Selvaggia accusa l'agenzia di aver mancato alle promesse fatte: dalla scarsa manutenzione della piscina alla spazzatura non ritirata per diverso tempo.

Gli ultimi giorni descritti nel post sono un degno incipit per un film horror "inizia a saltare la luce e non più dal nostro contatore ma per guasti Enel. E lì la bella scoperta. Non rimaniamo solo al buio, ma anche senza acqua. La casa dei sogni non è allacciata alla rete idrica ma ha una trivella. Tutti i giorni così, soprattutto la sera. Nessun generatore elettrico, nessun sistema di acqua a caduta, nulla. Soprattutto, nessuna luce d'emergenza, anche una sola in giardino. Una candela, NULLA. Onestamente, abbiamo anche paura. Soli in campagna al buio, con due ragazzi, cani che abbaiano, oscurità totale. L'11 agosto va via la corrente dalle 17,09. Avviso l'agenzia che siamo al buio, senza acqua e aria condizionata. Era il giorno dei 49 gradi famosi a 20 km da dove siamo noi. Non viene nessuno, non ci viene prospettata alcuna soluzione. Alle 23,30 con il cane che per poco non moriva decidiamo di andare a dormire in hotel a Siracusa trovando due stanze con grande difficoltà: 400 euro, in un Mercure".

Prima di andare via la Lucarelli ha avuto il "piacere" di incontrare il mitico Tino Di Rosolini, un incontro inquietante ed allucinante, difficile da riassumere che lasciamo raccontare alla stessa giornalista: "Ora, ci sarebbe da scrivere un libro su quei 20 minuti di discussione, ma ne parlerò meglio davanti a un giudice. Dico solo che il signore lamentava perfino il fatto che mi svegliassi tardi la mattina (mi preoccupa alquanto che sapesse i miei orari di sveglia, è inquietante), diceva che aveva fotografato i miei capelli nella vasca (altra cosa inquietante), diceva che i cani stavano lì perché nel contratto non ho chiesto che non ci fossero cani, che la discarica in giardino non fa parte della proprietà affittata (è nel giardino, chissà perché no), diceva che mi vede dall'espressione che sono malata e lui lo sa perché è medico e, soprattutto, che la differenziata A NOTO si fa come dice lui, con 4 bidoni non forniti dal comune, che lui paga la Tari 'ma chi è lei per chiedermi di dimostrarlo, IO SONO TINO DI ROSOLINI, lei chi è???'". Una storia che avrà un suo seguito nelle aule di un Tribunale.