Al Pacino, intervistato recentemente da Kaleem Aftab dell'Indipendent, ha parlato estensivamente della sua carriera e, in particolare, di Scarface, dicendo che la pellicola del 1983 diretta da Brian De Palma e scritta da Oliver Stone, dal punto di vista artistico, ha avuto un impatto non indifferente.
Alla domanda del giornalista: "Sente che i suoi film abbiano avuto un impatto negativo dal punto di vista culturale?" Pacino ha risposto: "Beh, non so cosa dire a riguardo, non lo so. Guardo Scarface e non la vedo come metafora. Capisco di cosa parlava De Palma quando l'abbiamo realizzato."
"Erano i folli anni Ottanta, il decennio dell'avarizia e dell'introduzione dell'avidità nel mondo..." Ha spiegato Al. "L'avidità è una cosa buona e tutte quelle frasi alla Gecko di Wall Street... Ho pensato che fosse una dichiarazione molto socio-politica, motivo per cui i rapper hanno cavalcato l'onda sin da subito."
Al Pacino ha concluso la sua risposta con le seguenti parole: "La gente hip-hop era entusiasta di Scarface. Conosco molte persone che non spacciano droga e che ne sono ispirate. Si tratta di ingegno che, improvvisamente, arriva dal basso e sale, motivo per cui l'originale è stato così stimolante per me".