All'inizio della prima serata della 59esima edizione del Festival di Sanremo, la tensione è evidente, soprattutto nelle prime parole con le quali Paolo Bonolis ha salutato il pubblico dando il via alla kermesse da lui condotta e diretta. Dopo l'esibizione di Dolcenera però, con la quale la cantante salentina ha dato ufficialmente inizio alla competizione canora con un brano vivace e un nuovo look, il conduttore è sembrato più a suo agio, e ha continuato a condurre lo show, che nella prima parte si è dimostrato scorrevole, per perdere poi colpi verso la fine.
E' un festival "giovane" quello condotto da Bonolis, e si sente: il conduttore scherza e paragona la giuria festante ai 300 spartani del film di Zack Snyder, anche se inciampa inevitabilmente nelle scenette "da avanspettacolo" che dopo pochi secondi finiscono per annoiare. Più spontaneità nelle battute e negli scherzi con alcuni membri dell'orchestra, tra cui un suonatore di corno francese, e con la bella Alessia Piovan, da lui presentata come "la morta" del film La ragazza del lago, senza risparmiarsi in battute sulla presenza scenica di un "cadavere" di aspetto così seducente.
Alla performance di Dolcenera seguono ovviamente quelle di altri artisti tra cui Albano, "ingessato" in un abito total black, una spettrale Patty Pravo che per l'occasione ha indossato una fluttuante camicia bianca, Marco Carta con un brano poco convincente, e un improbabile look ispirato alla vecchia Sanremo (quella di Domenico Modugno, per intenderci), una vivace Nicky Nicolai che ha portato un brano scritto per lei e Stefano Di Battista da Jovanotti e la "sexy" Iva Zanicchi che sfoggiava un inquietante abito nero sul decolletè del quale campeggiava un enorme occhio di paillettes scintillanti.
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Sotto lo sguardo attento di Bonolis, Benigni ha proseguito poi il suo monologo approdando sul tema dell'omosessualità: "L'unico vero peccato è la stupidità", esordisce, e poi conclude leggendo una toccante lettera di Oscar Wilde, che il poeta e scrittore britannico scrisse a un suo giovane amante. Ad applaudire calorosamente Benigni, in platea, c'è anche Franco Grillini, che si alza in piedi insieme agli altri, peccato che l'intervento del presidente onorario dell'ArciGay - successivo alla performance di Povia - non sia stato accolto allo stesso modo, ma è logico pensare che il pubblico fosse diviso in gruppi di opinione diversa.
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In serata la presidente dell'Agedo (Associazione genitori e amici di omosessuali), Rita De Santis, ha rilasciato un comunicato stampa con il quale si è opposta alle parole cantate da Povia "che si prendono gioco di tutto il lavoro che facciamo da anni, cioè quello di convincere i genitori di ragazzi omosessuali che non esiste una loro responsabilità nell'essere gay dei propri figli". "L'omosessualita e l'eterossessualità dei nostri figli sono varianti del comportamento umano" - ha spiegato la De Santis - "E' già gravoso di per sé sostenere i nostri figli nelle difficoltà e nelle paure ed essere due volte genitori in un paese dove omofobia e discriminazione fanno ancora paura".
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Bonolis - che intanto si gode lo strepitoso successo d'ascolto della prima serata sanremese - si è difeso sostenendo che non aveva idea di quello che avrebbe detto Benigni, perchè gli è stata lasciata massima libertà, ma la Zanicchi avrà comunque la possibilità di essere ripescata giovedì, oltre che dire la sua, stasera, insieme agli altri due eliminati.
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