Durante una recente conversazione con la sua co-star di The Batman, Barry Keoghan, per la rivista Wonderland, Robert Pattinson ha svelato le sensazioni che prova quando finisce di girare un film.
Quando Keoghan gli ha chiesto se si sentisse ancora legato ai suoi film una volta terminate le riprese, Pattinson ha risposto: "Prima facevo davvero fatica a guardarmi recitare. Ora, una volta terminate le riprese mi sento piuttosto disconnesso dal film. Cioè, non in senso negativo, ma è come se mi sentissi svuotato una volta che ho finito di girare. Cerco sempre di dare il massimo dalle mie energie dal primo all'ultimo giorno di riprese in qualunque scena e momento del film, forse per questo poi avverto quella sensazione di vuoto".
Già in una precedente intervista di settembre Pattinson aveva parlato del suo lavoro come attore, confessando di avere sempre il terrore dell'umiliazione ogni volta che deve scegliere il prossimo ruolo da interpretare: "Ho una profonda paura dell'umiliazione. Perché, per quanto possano intervenire altri elementi, sai che la figura che farai dipende da te. Puoi dire che è una sceneggiatura di merda o che il regista è un cazzone, ma alla fine a nessuno interessa. Tutti diranno che sei tu l'attore incapace. E la stragrande maggioranza delle persone dirà che sei un fallito, anche se hai fatto del tuo meglio" aveva detto l'attore di Tenet.
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I prossimi progetti
Dopo il successo di The Batman, Robert Pattinson sarà di nuovo l'Uomo Pipistrello nel sequel del film. Inoltre, secondo quanto riportato da Puck News, l'attore reciterà a fianco di Robert Downey Jr.. nel nuovo film di Adam McKay, intitolato Average Height, Average Build che segue le vicende di un serial killer che entra in politica per tentare di cambiare le leggi rendendole più favorevoli agli omicidi.