Robert Downey Jr. tra Iron Man 3 e l'USS Indianapolis

L'attore fa il punto sulla preparazione di Iron Man 3 e annuncia il suo prossimo progetto da produttore: un focus sul naufragio dell'USS Indianapolis, incrociatore della marina scomparso in mare nel 1945.

Ora che le riprese di The Avengers - I vendicatori sono quasi ultimate, la star Robert Downey Jr. si prepara a indossare ancora una volta la futuristica tuta di Iron Man per il terzo capitolo delle avventure del supereroe. In un'intervista al L.A. Times l'attore fa il punto sulla situazione produttiva del film che non sarà più diretto da Jon Favreau, ma vedrà Shane Black dietro la macchina da presa. "Shane è dotato di uno humor molto particolare e che credo che questo trasparirà anche dal film. I primi due capitoli della saga hanno avuto enorme successo, ma c'era qualcosa da aggiustare. Al momento io e Shane non parliamo dello script perché lui è impegnato nella scrittura, però abbiamo già riflettuto sul mio personaggio e la sensazione è quella di combattere dalla stessa parte. Penso che sarà grandioso". Riguardo all'assenza di Favreau, Downey ha aggiunto: "Jon ha deciso di dirigere Magic Kingdom, ma vorrei che tornasse a interpretare il ruolo della guardia del corpo di Tony Stark, Happy Hogan".

In attesa di tornare sul set di Iron Man 3, Robert Downey Jr. non si accontenta di salvare il mondo, ma prosegue nell'attività di produttore insieme alla moglie Susan. I due porteranno sullo schermo la tragica storia dell'USS Indianapolis, incrociatore della classe Portland della Marina Militare Americana che ha guadagnato un posto nella storia in seguito alle vicende legate al suo affondamento, avvenuto nel Mar delle Filippine il 30 luglio 1945, durante la Seconda Guerra Mondiale. In quella circostanza si registrò la seconda maggior perdita di vite umane in un unico evento della storia della marina degli Stati Uniti con un bilancio di 880 vittime morte per annegamento, eccessiva esposizione al sole, deidratazione e attacchi di squalo durante i quattro giorni di attesa dei soccorsi in mare aperto dopo l'affondamento. Alla fine solo 321 marinai vennero tratti in salvo e di questi solo 316 sopravvissero. Fino a oggi molti produttori, tra cui J.J. Abrams, hanno tentato invano di portare la storia al cinema, ma i coniugi Downey sarebbero molto determinati e avrebbero già ingaggiato Robert Schenkkan per scrivere il film.