Nick Reiner è da giorni rinchiuso nella sua cella singola del Twin Towers Correctional Facility nel cuore di Los Angeles dopo essere stato arrestato con l'accusa di aver ucciso entrambi i suoi genitori, il regista Rob Reiner e la fotografa Michele Singer.
Reiner rimane sotto osservazione ed è in isolamento, obbligato ad indossare una tunica blu per la prevenzione al suicidio. L'impuntato dovrà affrontare due capi d'accusa per omicidio di primo grado in relazione alla morte di Reiner e Singer, con l'aggravante dell'uso di un coltello.
L'omicidio di Rob Reiner e Michele Singer
La coppia è stata ritrovata morta nella propria abitazione di Brentwood, in California, lo scorso 14 dicembre. A ritrovare il corpo di Rob Reiner sarebbe stata la figlia Romy Reiner, avvisata da una massaggiatrice che non riusciva ad entrare nella tenuta.
La figlia più piccola della coppia, dopo aver scoperto il corpo del padre, sarebbe fuggita dalla casa e soltanto in seguito, avvisata da un paramedico, avrebbe appreso della scomparsa anche della madre Michele Singer.
Nick Reiner in carcere
Al momento, l'imputato non è autorizzato a parlare con altre persone al di fuori del suo legale e del personale carcerario. Sempre scortato da un ufficiale di polizia, può uscire dalla cella soltanto per comparire in tribunale o per motivi medici, monitorato sempre con una telecamera dall'agente accompagnatore.
Prende sempre più piede l'ipotesi dell'infermità mentale e certamente i problemi di salute di questo genere hanno spinto le forze dell'ordine a mettere in atto il protocollo anti-suicidio: "Quando è arrivato in carcere il 15 dicembre, il personale della salute mentale lo ha valutato e ha stabilito che era a rischio" afferma l'agente "Rimarrà sotto osservazione anti-suicidio finché un medico non lo riterrà idoneo, il che potrebbe richiedere molto tempo a seconda della sua salute mentale".