Riccardo Scamarcio svela i suoi film horror preferiti: "Un genere che amo molto"

Riccardo Scamarcio, attualmente su Netflix con Il Legame, di cui è anche produttore, ha parlato dei suoi film horror preferiti: ecco quali sono.

Crede nel mistero ed è affascinato da ciò che non si conosce: Riccardo Scamarcio si racconta come un fan dei film horror e svela quali sono i suoi preferiti.

Stefania Casini in Suspiria
Stefania Casini in Suspiria

"Il cinema dell'horror mi piace molto" - ha rivelato Riccardo Scamarcio in un'intervista a La Stampa - "tra i miei film preferiti ci sono Suspiria, Quattro mosche di velluto grigio, e poi Shining, Poltergeist: demoniache presenze, tutto l'horror americano anni '80, registi come John Carpenter. Ultimamente mi ha molto colpito It Follows, un film straordinario."

Scamarcio ha spiegato la sua grande passione per i film horror, genere che lo intriga per il fascino che ha sempre provato verso ciò che è misterioso e mistico:
"Credo nel mistico come mistero, più che altro come lo intendeva Wittgenstein e cioè credere in ciò che non si conosce. Non possiamo mica pensare che la vita sia tutta legata a quello che vediamo. Capisco che l'egoicità del nostro contemporaneo ci illuda, ma Dio e la parte spirituale continuano ad occupare, nelle nostre vite, posto fondamentale."

La passione di Scamarcio nei confronti del genere horror si incastra alla perfezione con Il legame, il film disponibile su Netflix che si è dimostrata l'occasione per l'attore per produrre e interpretare questa interpretazione del "mistero":

"Il misticismo con rituali simil voodoo fa parte della cultura pugliese dell'entroterra, delle zone del tarantino, quelle che si trovano nella parte più meridionale della regione. Sicuramente ne sono affascinato e le piattaforme sono importanti perché offrono opportunità di scardinare i soliti organigrammi, di aprire a soggetti nuovi" - ha continuato l'attore - "Mi auguro, anzi, che venga mantenuta questa linea editoriale sperimentale, che dà possibilità di emergere ai registi più giovani."

Anche se, commenta Scamarcio, la filiera del cinema andrebbe ripristinata: "altrimenti bisognerebbe iniziare a pensare anche a una piattaforma nazionale. Non si può lasciare spazio solo ad alcuni player."