Quentin Tarantino pubblica l'intervista fatta a 20 anni con John Milius

Quentin Tarantino ha condiviso una sua intervista realizzata quando aveva 20 anni con il regista e sceneggiatore John Milius: 'Diventammo amici, nel 1985 andai a caccia di anatre con lui e Steven Spielberg'

Quentin Tarantino ha pubblicato online un'intervista realizzata oltre quando aveva 20 anni e non aveva ancora fatto il suo debutto dietro la macchina da presa.
L'articolo è stato ora condiviso sul sito ufficiale del The New Beverly Cinema, di proprietà del regista, e regala qualche dettaglio dell'esperienza vissuta nel poter parlare e confrontarsi con John Milius.

Online si spiega infatti: "Questa intervista con lo sceneggiatore e regista John Milius è stata realizzata quando avevo venti anni (e si nota). L'ultimo film che aveva realizzato all'epoca era Conan il barbaro e avevo semplicemente chiamato la sua assistente e detto che stavo scrivendo un libro, e ha quindi organizzato questa intervista con lui. L'ho incontrato per due volte. La prima volta nel suo ufficio negli spazi della Paramount e la seconda sul set del film Fratelli nella notte, di cui era uno dei produttori".

Quentin Tarantino ha aggiunto nell'introduzione pubblicata sul sito del suo cinema: "Mi ha detto che non voleva Gene Hackman nel ruolo del protagonista, ma James Arness! Successivamente sono diventato amico di Big John. All'inizio del 1995, prima degli Oscar, mi hanno portato a caccia di anatre con John Milius, Steven Spielberg e Robert Zemeckis".

Il filmmaker ha quindi ricordato come abbia trascorso l'intera giornata insieme a John Milius, bevendo, parlando di film e provando a sparare ai pennuti. Il regista ha diretto il suo ultimo film nel 1991, in occasione del film di guerra L'ultimo attacco con protagonisti Danny Glover, Willem Dafoe e Brad Johnson.

L'intervista di circa 30 anni fa inizia con Quentin che spiega come la sceneggiatura di L'uomo dai sette capestri sia la sua preferita di sempre. Milius gli ha quindi rivelato che se avesse avuto la possibilità di dirigere quel progetto non avrebbe scelto Paul Newman e avrebbe creato un'atmosfera molto diversa, più dura e realistica.
La scena in cui Lily Langtry legge la lettera era inoltre stata ideata in modo diverso nello script, entrando nei dettagli di come sarebbe stata l'ultima sequenza. Inizialmente, inoltre, il progetto era di dirigere il film con un budget limitato in Spagna, con ambienti un po' nello stile dei film di Sergio Leone e con Warren Oates nella parte del Giudice.