La sesta giornata del Florence Korea Film Fest presenta quattro lungometraggi in prima italiana, mercoledì 26 marzo, al cinema Odeon di Firenze (piazza Strozzi). Si parte alle ore 15 con il corto Love Teeth (4 minuti) sulla struggente storia di una donna che è pronta a dare tutta se stessa per l'uomo che ama. A seguire arriva in prima italiana The Fake di Yeon Sangho (della sezione "Indipendent Korea"), film di animazione, sugli abitanti di un villaggio rurale che devono abbandonare le loro case per far spazio a una diga, e il signor Choi li sta convincendo tutti a devolvere alla chiesa i rimborsi ottenuti per il trasferimento. Alle 17.30 si prosegue la prima italiana di Dear Dolphin di Kang Jin-a (Indipendent Korea) sulla struggente storia di Hyuk-geun che perde la giovane fidanzata Cha-kyung. Hyuk-geun e la migliore amica Gi-ok precipitano in un baratro di dolore. Nonostante il passare del tempo, il vuoto lasciato dalla ragazza resta incolmabile. I ricordi di quel che è stato si sovrappongono al presente distorto in cui si è rifugiato Hyuk-geun, un presente in cui l'amata è ancora con lui, e nel quale Gi-ok tenta disperatamente di farsi strada per riportare il ragazzo alla realtà. Prima del film sarà proiettato il corto The Swetnees of My Broken Heart.
Alle 20.15, la proiezione del cortometraggio Love Potion e a seguire la prima italiana de Il Mare di Lee Hyun-seung (un film del 2000) sulla storia di un uomo che va ad abitare in una casa sul mare. Lo stesso uomo trova nella posta una strana cartolina di una ragazza che pare arrivi dal futuro. Tra i due inizia una corrispondenza che scavalca i confini del tempo. Alle 22.30, dopo la proiezione di The Case di Park Jong-soo, su due giovani innamorati che festeggiato il compleanno in un albergo, arriva la prima italiana di The Gifted Hand di Gwon Ho-yeong sul giovane detective Yang che colleziona fallimenti e per questo non viene preso sul serio dai suoi superiori. Purtroppo uno dei casi liquidati in fretta dai colleghi riguarda una bimba scomparsa, che presto viene trovata morta. Le autorità brancolano nel buio, ma è proprio Yang a ricollegare i vari elementi del delitto ai graffiti di Jun, writer schivo che, da principale indiziato, diventerà il suo più prezioso alleato.