Principessa Mononoke torna in scena con uno spettacolo teatrale dopo le polemiche sul video con l'IA

Il mondo di Principessa Mononoke sta per ritrovare la scena, ma in una veste decisamente inedita: dopo un anno segnato da controversie legate all'uso dell'intelligenza artificiale, Studio Ghibli approva un progetto teatrale ambizioso che punta a celebrare - e rinnovare - l'iconico capolavoro di Miyazaki.

Una scena di Principessa Mononoke

Principessa Mononoke rinasce in forma di Super Kabuki nell'estate 2026, con musica di Joe Hisaishi e un cast d'eccezione. Un ritorno ufficiale che si distanzia dalle recenti polemiche sull'uso dell'IA e riafferma il valore del teatro e dell'animazione tradizionale giapponese.

Il ritorno ufficiale: Princess Mononoke in veste Kabuki

Nell'estate del 2026, Principessa Mononoke tornerà ufficialmente davanti al pubblico, ma non sullo schermo: stavolta sarà il palcoscenico del Shinbashi Enbujō di Tokyo ad accogliere una versione completamente nuova dell'opera. Come riportato da Mantan Web, lo spettacolo - intitolato Super Kabuki Princess Mononoke - segnerà il 40º anniversario di Yamato Takeru, la performance del 1986 che diede il via al genere Super Kabuki.

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Il kabuki tradizionale è famoso per la sua gestualità codificata, i costumi sontuosi e il trucco simbolico, ma il Super Kabuki è una sua evoluzione contemporanea: mantiene le radici classiche, ma introduce ritmo più serrato, narrazioni moderne ed effetti scenici elaborati. Una forma d'arte ibrida, nata per attirare un pubblico più ampio senza rinunciare alla poesia del teatro giapponese.

A firmare la colonna sonora ci sarà Joe Hisaishi, storico compositore del film originale, mentre la sceneggiatura è affidata a Keiko Niwa e Kazuhisa Tobe. Un trio creativo che non si limita a trasporre la storia, ma punta a reinventarla attraverso il linguaggio scenico. Nel ruolo di Ashitaka sarà presente Danko Ichikawa, mentre Kazutaro Nakamura vestirà i panni di San.

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La scelta di Danko Ichikawa porta con sé un valore simbolico non indifferente: l'attore è infatti nipote di Ichikawa En'o, il leggendario interprete che inventò il Super Kabuki per traghettare la tradizione verso un'era più moderna. Le sue parole racchiudono la missione dello spettacolo: "Il Super Kabuki è qualcosa che mio nonno ha creato pensando al futuro del kabuki, con l'obiettivo di renderlo fresco, vitale e pieno di energia per il pubblico di oggi. Spero che questa opera possa essere apprezzata non solo dagli appassionati di kabuki, ma anche dai fan di Studio Ghibli. Desidero soprattutto che tutti possano divertirsi. Con occhi chiari e determinati, affronto Princess Mononoke."

Dalle polemiche sull'IA alla nuova valorizzazione dell'arte tradizionale

Il debutto del Super Kabuki arriva in un momento particolarmente delicato per Principessa Mononokee. Nel 2024, il titolo era stato trascinato in una discussione globale sull'uso improprio dell'intelligenza artificiale a causa del trailer live-action creato dall'artista PJ Acetturo tramite il programma generativo Kling.

Il video - una replica shot-for-shot del trailer Miramax del film - era costato all'autore circa 745 dollari in crediti, ma il tentativo di "immaginare la versione live-action del mondo di Principessa Mononoke" aveva scatenato un'ondata di critiche. Molti fan lo avevano giudicato un gesto di irriverenza nei confronti dei creatori originali, che per anni avevano lavorato all'opera, e verso lo studio stesso, che quasi rischiò la bancarotta durante la produzione del film del 1997.

Il trailer venne rimosso, ma la discussione sul valore dell'arte manuale - e sui limiti dell'IA generativa - rimase aperta. Fu in questo clima che venne rilasciata la restaurazione in 4K del film, sottolineando la potenza dell'animazione tradizionale. In una dichiarazione, il vicepresidente della distribuzione, Chance Huskey, ribadì con forza: "In un'epoca in cui la tecnologia tenta di replicare l'umanità, siamo felici che il pubblico valorizzi un'esperienza cinematografica che rispetta e celebra il capolavoro di Hayao Miyazaki e dello Studio Ghibli."

Un'affermazione che risuona perfettamente con l'arrivo del Super Kabuki: un progetto non digitale, non automatizzato, costruito attraverso gesti, voce, presenza scenica. Un ritorno alla fisicità, alle mani, alla ritualità che definisce sia il teatro tradizionale giapponese sia il lavoro di Miyazaki.

La storia di Principessa Mononoke, d'altra parte, rimane potentemente attuale: il giovane Ashitaka, colpito da una maledizione mortale, si ritrova al centro di una guerra tra un villaggio umano deciso a sfruttare le risorse della foresta e gli antichi spiriti che lottano per proteggerla. Un racconto sulla coesistenza fragile tra natura e civiltà industriale, sulla violenza del progresso e sulle scelte morali che ne derivano. Temi che nel 2026 risuoneranno forse ancora più forte, portati in scena non da algoritmi, ma da attori in carne e ossa.