Gli avvocati di Johnny Depp sono convinti che le parole che l'ex moglie Amber Heard ha rilasciato al Washington Post abbiano avuto un ruolo chiave nel licenziamento dell'attore dal ruolo di Jack Sparrow nei Pirati dei Caraibi.
Gli avvocati dell'attore hanno appena richiesto alla Heard 50 milioni di dollari per diffamazione, dichiarando che le sue accuse "sono state parte di un elaborato piano per generare pubblicità positiva e migliorare la sua carriera". Il punto è che l'attrice ha usato questa 'spinta' per promuovere l'uscita di Aquaman, e l'attore solo 4 giorni dopo è stato licenziato dalla Disney: non un caso, secondo i legali!
Ovviamente Amber Heard non è d'accordo con l'accusa, e i suoi portavoce hanno rilasciato un commento alla spiacevole situazione con Johnny Depp:
"Questa mozione insignificante è solo l'ultimo di tanti tentativi, da parte di Johnny Depp, di far tacere Amber Heard. Non succederà. Le azioni del signor Depp provano che non riesce ad accettare la verità dei suoi abusi verso di lei. Mentre lui sembra essere portato per l'autodistruzione, noi avremo la meglio vincendo questa causa senza fondamento e porremo fine alle continue e vili minacce alla nostra cliente da parte del signor Depp e dei suoi avvocati."
Dopo la delusione di Pirati dei Caraibi: La vendetta di Salazar, Disney ha colto la palla al balzo per cambiare direzione e liberarsi di Depp, divenuto scomodo dopo i guai giudiziari. Il capo della Disney live action Sean Bailey ha parlato del reboot di Pirati dei Caraibi in preparazione che sarà firmato dagli autori di Deadpool Rhett Reese e Paul Wernick:
"Vogliamo portare nuova energia e vitalità. Adoro i film sui Pirati, ma parte del motivo per cui la scelta di Paul e Rhett è così interessante è che vogliamo dare un calcio al passato. Questo è il compito che ho dato loro".