Sam Rockwell ha partecipato come ospite al podcast Happy So Confused e ha raccontato uno dei suoi ricordi più tristi legati all'amico Philip Seymour Hoffman, scomparso prematuramente nel 2014, a soli 46 anni.
Caro amico di Hoffman, Sam Rockwell ha confessato di rimpiangere profondamente di non aver mai lavorato con lui sullo schermo nel corso della carriera.
Il rimpianto di Sam Rockwell e le occasioni mancate con gli altri attori
"Ho avuto due, forse tre occasioni, e le ho sprecate. Lo rimpiango" ha dichiarato Rockwell, prima di elencare i nomi degli attori con i quali amerebbe lavorare in futuro.
"Ci sono alcuni attori [con cui avrei potuto lavorare]. Con Nick Nolte, con Kurt Russell, me ne sto pentendo molto. Richard Jenkins. Sono ancora attivi, c'è tempo" ha concluso Rockwell.

Il rimpianto più grande rimane Philip Seymour Hoffman:"Ma Phil... eravamo molto legati, eravamo buoni amici e lui mi ha diretto, era uno di noi. Era il migliore".
La regia teatrale di Philip Seymour Hoffman con Sam Rockwell
Philip Seymour Hoffman aveva diretto Sam Rockwell in una produzione teatrale intitolata The Last Days of Judas Iscariot, scritta da Stephen Adly Guirgis, e in scena al Public Theater di New York nel 2005.
Nel 2017, Sam Rockwell vinse l'Oscar al migliore attore non protagonista per Tre manifesti a Ebbing, Missouri di Martin McDonagh e dedicò la vittoria proprio all'amico:"Aveva così tanto da offrire, era giovane ed era speciale".

Scomparso nel 2014 all'età di 46 anni a causa di un'overdose accidentale, Philip Seymour Hoffman fu protagonista di tantissimi film di successo, tra cui Twister, Boogie Nights - L'altra Hollywood, Happiness - Felicità, Il grande Lebowski, Magnolia e Truman Capote - A sangue freddo, grazie al quale vinse l'Oscar al miglior attore protagonista nel 2006.