Pedro Almodovar contro Viggo Mortensen: "Alimenta storie false sul mio conto, mi sento insultato"

Pedro Almodovar ha risposto ai commenti di Viggo Mortensen sulle presunte polemiche legate alla sua mancata vittoria della Palma d'oro nel 1999.

Pedro Almodovar ha risposto pubblicamente ai commenti fatti da Viggo Mortensen riguardanti la sua mancata vittoria al Festival di Cannes nel 1999, anno in cui ha presentato Tutto sua mia madre.

Mortensen aveva sostenuto che il regista non si era comportato in modo corretto dichiarando di essere stato privato ingiustamente della Palma d'oro nell'anno in cui David Cronenberg era presidente di Giuria e, per preciso volere del regista di Crimes of the Future, fu premiato Rosetta, dei fratelli Dardenne.

Intervenendo su IndieWire, Pedro Almodóvar ha ora spiegato che le storie rimangono nella memoria delle persone e si trasformano con il passare del tempo. Il regista ha ribadito: "Non penso Viggo Mortensen sia la persona giusta per parlarne. Oltre a questo è un mio amico e le sue parole mi hanno sconvolto, ma immagino stesse difendendo il suo regista, David Cronenberg, da una maledizione che lo sta seguendo dal 1999 e per cui io non sono la persona da incolpare. Chiunque abbia avuto il tempo di vedere la cerimonia di premiazione di quell'anno vedrà che ero la persona più felice al mondo dal momento in cui sono salito sul palco a ricevere il mio riconoscimento. Nessuno potrà trovare una traccia di delusione sulla mia faccia in tutte le mie foto o nelle mie risposte durante la conferenza stampa, solo felicità ed entusiasmo. Non posso accettare di essere ritratto come incattivito per non aver ricevuto la Palma d'Oro".

Il regista spagnolo ha poi sottolineato che ha scritto un articolo per il quotidiano El Pais in cui ha accennato al fatto di aver sfiorato la vittoria della Palma d'oro con Tutto su mia madre, facendo riferimento alla reazione del pubblico e della critica. Almodovar ha proseguito: "Quando quella domenica sono tornato a Cannes per la cerimonia di chiusura, la prima pagina del quotidiano Nice Matin mi aveva annunciato come vincitore, con un titolo in cui spiegavano che era la loro previsione in base all'accoglienza ricevuta. Sapevo già che la Palma era stata data a un altro film, il festival mi aveva avvertito, ma ero felice per il premio che stavo per ricevere e mi sembrava di vivere un sogno".
Almodovar ha quindi ribadito: "Non ho mai criticato la lista dei vincitori. Vi sfido a dimostrare il contrario".

Il filmmaker ha però rivelato che alcuni membri della giuria sono andati da lui dopo la cerimonia per esprimere il proprio dispiacere e le scuse per non avergli assegnato la Palma: "Li ho ascoltati, non potendo rispondere, perché non potevo capire di cosa stessero parlando. Ero davvero felice, avevo vinto il mio premio come Miglior Regista, non c'era nulla di cui lamentarsi".
La stampa ha però ripreso subito la notizia, facendo notare anche l'assenza di premi dati a Una storia vera di David Lynch. Il regista spagnolo ha ribadito che conosce le regole dei festival, essendo stato presidente di una giuria per due volte, ma ha sostenuto che quello di cui ha parlato Viggo Mortensen è un'indiscrezione non fondata che è stata alimentata per anni dalla stampa: "La stampa francese, in particolare, mi ritrae come qualcuno il cui unico desiderio è vincere la Palma d'oro, non sanno quanto hanno torto. Nella mia carriera di sceneggiatore e regista ho ottenuto più premi di quanti ne avessi mai sognati. Sono un artista fortunato".

Almodovar ha però ribadito di essere rimasto infastidito dai commenti dell'attore: "Ha detto 'è come Trump. Continui a dire qualcosa e le persone iniziano a pensare che ci sia qualcosa di vero, quando è completamente falso'. Mi rifiuto di essere paragonato a uno dei personaggi più atroci dell'attuale sfera pubblica. Qualcuno dovrebbe spiegare 'chi' ha detto 'cosa' perché io non l'ho fatto e mi sento insultato. Un altro commento di Viggo è davvero spiacevole 'Si tratta di una storia assurda e sminuisce un grande artista come Pedro'".

Il maestro del cinema spagnolo ha quindi concluso che non c'è una competizione tra i film, ma bisogna celebrarli tutti: "Posso solo ringraziare il Festival di Cannes per offrire ogni anno una selezione memorabile di film, senza di loro la vita sarebbe più noiosa. Cannes è una delle celebrazioni più grandi dei film d'autore e diventa sempre più rilevante ogni anno. Mi dispiace solo che alcuni dei film debbano attendere così a lungo per essere distribuiti e distrazioni come questa storia continuano a togliere l'attenzione a problemi più importanti".