Parasite è un film ambientato in una casa costruita in un set davvero impressionante, interamente creato da zero grazie alla collaborazione del regista Bong Joon Ho e lo scenografo Lee Ha Jun.
Il 60% di Parasite, film vincitore della Palma d'Oro si svolge nella ricca casa della famiglia Park, una meraviglia dell'architettura moderna che è stata progettata da un architetto immaginario di nome Namgoong Hyeonja, che in realtà è lo scenografo Lee Ha Jun che insieme al regista ha raccontato in che modo è stato realizzato il set: "Poiché la casa del signor Park è stata costruita da un architetto di cui si parla storia, non è stato facile trovare l'approccio giusto per progettarla. Non sono un architetto e c'è differenza nel modo in cui un architetto e uno scenografo immaginano uno spazio. Noi diamo priorità al blocco e agli angoli della macchina da presa, mentre gli architetti costruiscono spazi in cui le persone possono effettivamente vivere. Quindi penso che l'approccio sia molto diverso."
La storia del film, di cui abbiamo parlato nella recensione di Parasite, racconta dei membri della famiglia di Ki-taek, tutti disoccupati,che sviluppano un singolare interesse per questa ricca famiglia Parks e per il loro stile di vita prestigioso. Per raccontare questa storia, Bong Joon Ho ha dato al suo scenografo un compito molto arduo.
Il compito di Lee Ha Jun, infatti, non è stato solo quello di creare un set credibile e visivamente bello, ma realizzare un palcoscenico che soddisfacesse le esigenze precise della sua macchina da presa, composizioni e personaggi, incarnando i ricchi temi del suo film.
In un'intervista a IndieWire, il regista coreano ha descritto la casa dei Parks come "il suo universo all'interno di questo film". Ha aggiunto che si è sentito lusingato nel sentire che i suoi colleghi registi presenti nella giuria di Cannes, come Alejandro Gonzalez Iñarritu, Yorgos Lanthimos e Kelly Reichardt, erano tutti convinti che il film fosse ambientato in una vera casa.
La casa della famiglia Park è uno dei set più sorprendenti nella recente memoria cinematografica, in più la storia dietro alla sua creazione aggiunge un nuovo livello di complessità al capolavoro di Bong Joon Ho. Il regista parla della genesi di questa casa che fa da sfondo alle vicende del film: "Ho dovuto progettare meticolosamente la casa stessa. Ogni personaggio ha spazi che prende in mano per infiltrarsi e anche spazi segreti che non conosce."
Abbiamo determinato la posizione della macchina da presa durante la progettazione dello spazio per rifletterli nel design generale
Lee Ha Jun ha raccontato della costante collaborazione con il regista, che aveva già in mente la casa e anche le azioni dei personaggi al suo interno: "Per quanto ne so, il regista Bong aveva in mente un vero architetto per la casa mentre scriveva la sceneggiatura, ma questo non ha influito sul design finale. Ho davvero dato la priorità a quello che è stato delineato nella sceneggiatura del regista Bong. Abbiamo avuto molte conversazioni mentre guardavamo la planimetria che aveva disegnato lui stesso. Era importante progettare uno spazio che soddisfacesse tutti i requisiti. Ovviamente, erano in grado di cambiare a seconda dell'angolazione della macchina da presa, ma abbiamo determinato la posizione della macchina da presa durante la progettazione dello spazio per rifletterli nel design generale."
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Per creare il set del film - a proposito, qui potete leggere la nostra analisi sul finale di Parasite - Lee ha cercato di pensare meno come uno scenografo e più come un architetto: "Abbiamo dovuto considerare i fattori cinematografici, ma abbiamo anche dovuto creare una casa così reale che il pubblico potesse accettare l'idea che i personaggi vivessero effettivamente in essa"
Il risultato è stata una casa semplice, elegante e moderna con molto legno, vetro e linee e silhouette pulite, ovviamente di lusso adatta alla famiglia Parks: "La casa del signor Park è minimale, ordinata, grande. È una grande casa con un ampio giardino costituito da colori e materiali controllati, in contrasto con il seminterrato. Contrariamente alla ricca casa, il seminterrato dei Kitaek è più colorato, ma ancora una volta, abbiamo minimizzato il più possibile i toni di colore in modo che nessun tono particolare si distinguesse. Invece, le trame sono ruvide e lo spazio è più denso rispetto alla casa ricca. Volevo mostrare la crescente densità che riflette la differenza di classe tra aree elevate e aree inferiori, mentre le apparenze cambiano dalla ricca casa al seminterrato. Bisognava creare un chiaro contrasto"