Per il secondo anno di fila il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelenskyy è stato snobbato dagli Oscar. Diverse fonti sostengono che Mike Simpson, agente della WME, abbia tentato di convincere l'Academy a includere un'apparizione da remoto del presidente durante la cerimonia di cnsegna degli Oscar 2023, ma la proposta è stata rifiutata.
Zelensky è comparso un po' ovunque seguito dell'invasione russa in Ucraina, avvenuta ormai un anno fa, comparendo pubblicamente in numerose manifestazioni e Festival internazionali per condividere il suo messaggio di stop alla guerra. Il presidente è, infatti, apparso al Festival di Cannes, alla Mostra del Cinema di Venezia, ai Grammy Awards e all'apertura della New York Stock Exchange. Ma non è tutto, perché il TIME lo ha eletto persona dell'anno nel 2022.
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A gennaio Zelensky è stato introdotto ai Golden Globe da Sean Penn, che ha realizzato il documentario Superpower, incentrato proprio su quanto accaduto in Ucraina e presentato alla Berlinale. Il presidente si è collegato da remoto, reiterando il suo messaggio. Ma questa sua sovraesposizione pubblica non sembrerebbe essere andata a genio a molti.
L'Academy non è stata l'unica a rifiutare un'apparizione del presidente. Anche l'organizzazione del Toronto Film Festival non aveva ritenuto idonea una sua comparsata in quanto, si legge in una nota, "il Festival non commenta le discussioni con personalità, funzionari governativi o ambasciate internazionali, ma rimane solidale agli Ucraini in patria e all'estero".