Mentre si fa sempre più vicina la cerimonia di consegna degli Academy Awards, continua a far discutere il caso Il dittatore. Nei giorni scorsi si era diffuso il rumor che voleva Sacha Baron Cohen intenzionato a partecipare alla serata di gala al Kodak Theatre abbigliato come il suo nuovo personaggio, un dittatore mediorientale, sorta di incrocio tra Gheddafi e Saddam Hussein, ossessionato dal sesso e dalla lotta contro la democrazia. Il comico inglese, che fa parte del cast di Hugo Cabret, non è nuovo a queste perfomance irriverenti e scandalose che hanno sconvolto più di un evento pubblico. Il rigore dell'Academy, però, lasciava già sospettare che i membri dell'associazione non avrebbero permesso al mattatore di imbastire uno show personale per promuovere la sua nuova pellicola satirica, Il dittatore, ridicolizzando la cerimonia.
Al momento non vi è ancora nulla di certo e la notizia che Cohen sarebbe stato bandito dalla cerimonia è falsa, ma l'attore non potrà partecipare se persisterà nel volersi presentare nei panni dei suo personaggio. Un portavoce dell'Academy ha dichiarato: "Non abbiamo bandito Cohen dalla cerimonia. Stiamo solo aspettando di sapere cosa ha intenzione di fare. Non pensiamo che il suo show personale sia appropriato alla situazione, ma i suoi biglietti sono ancora a disposizione. Aspettiamo una sua conferma". La Paramount, lo studio dietro Hugo Cabret e Il dittatore ha declinato ogni commento e per ora anche Sacha Baron Coen tace. A questo punto siamo sempre più curiosi di scoprire che accadrà il 26 febbraio a Hollywood.