Il regista del documentario Netflix Operation Varsity Blues: Scandalo al college, dedicato allo scandalo delle ammissioni truccate in prestigiosi college americani, ha spiegato il motivo per le trascrizioni delle conversazioni di Felicity Huffman e Lori Loughlin con l'FBI sono state omesse dal film.
Le attrici Felicity Huffman e Lori Loughlin sono state condannate al carcere per aver pagato insieme a molti altri facoltosi clienti dell'élite americana William "Rick" Singer per garantire l'ammissione delle figlie al college. Le trascrizioni delle conversazioni delle attrici con l'FBI sono state, però, omesse dal film Netflix.
"Ci siamo concentrati sulle trascrizioni che offrivano di più in termini di avanzamento della storia" ha dichiarato a Yahoo Entertainment il regista Chris Smith motivando la scelta potenzialmente controversa. "Inoltre, la storia di Felicity e Lori era già ampiamente coperta dai media, quindi nel realizzare un documentario su argomenti che le persone pensano di conoscere già volevamo provare a raccontare aspetti e parti della storia che le persone potrebbero non conoscere."
Felicity Huffman e Lori Loughlin sono finite sulle prime pagine dei media americani vista la loro fama, ma il loro coinvolgimento nello scandalo narrato da Operation Varsity Blues: Scandalo al college sarebbe solo la punta dell'iceberg. Il regista prosegue:
"Si tratta di due personaggi pubblici noti alla gente che era interessata a seguire la loro storia, al contrario di molti dei genitori meno conosciuti. La ricchezza di filmati di entrambe le attrici mi ha fatto capire che non fosse necessario rilanciarli. Erano presenti in così tanti media, non pensavo che avrebbe aggiunto nulla al documentario".
Qui trovate la nostra recensione di Operation Varsity Blues, disponibile su Netflix.