Il passato è una terra straniera, in concorso al Festival Internazionale del Film di Roma 2008, uscirà domani nelle sale italiane. Tratto dall'omonimo romanzo del giallista Gianrico Carofiglio e prodotto dalla Fandango insieme a Tilde Corsi e Gianni Romoli, il film narra l'inarrestabile discesa negli inferi del benestante Giorgio, giovane di buona famiglia della Bari bene, studente irreprensibile di giurisprudenza con l'ambizione a diventare magistrato che viene risucchiato in un vortice di sesso, droga e violenza dall'ombroso Francesco, solitario baro di professione e spacciatore occasionale.
A incarnare i due complessi protagonisti sono Elio Germano, talento ormai consolidato dalla faccia pulita e dalla recitazione nervosa, e Michele Riondino, giovane attore con sporadiche esperienze cinematografiche, ma un solido curriculum teatrale alle spalle. Comprimari di lusso l'enigmatica Chiara Caselli, tornata al cinema con ben due film usciti nel giro di pochi mesi (l'altro è La terra degli uomini rossi - Birdwatchers di Marco Bechis in concorso a Venezia 2008) dopo anni di assenza dagli schermi, la promettente Valentina Lodovini, Lorenza Indovina e Marco Baliani.
Il passato è una terra straniera è una pellicola tesa e violenta che, nonostante la notevole lunghezza, scorre via in un soffio snodandosi tra i vicoli bui e polverosi della Bari by night, con una breve puntata nel sole accecante di Barcellona. Lo stesso backstage, che mostra il regista Vicari impegnato sul set insieme ai suoi giovani protagonisti, denuncia chiaramente la cupezza delle scene che ben si sposa con la durezza della trama del romanzo di Carofiglio. Semplificato per necessità di trasposizione da un medium all'altro, il film racchiude una vicenda che si snoda nell'arco di mesi in un fulmineo flashback scaturito dall'incontro tra Giorgio e la barista che, a suo tempo, il ragazzo salvò da una violenza sessuale certa. La durezza di alcune scene, come l'incontro con una giovane cameriera spagnola o la scazzottata che segna l'incontro tra Giorgio e Francesco, sono ampiamente documentati da immagini che testimoniano l'estrema concentrazione degli attori e della troupe sul set. Si attende ora la risposta del pubblico, quello che vedrà il film in sala, e quello "speciale" della kermesse romana che avrà il compito di tributare il Marc'Aurelio d'Oro al film più amato del concorso.